Ospedale Mantova, Massimo Busani nuovo direttore della Chirurgia Senologica
Al Poma dal 1989, nella propria carriera ha operato oltre 5mila tumori. La struttura da lui diretta non si è fermata nemmeno durante il Covid
Il dottor Massimo Busani, all'ospedale Poma dal 1989, è stato nominato nuovo direttore della Chirurgia Senologica.
Busani nuovo direttore di Chirurgia Senologica
Continua l’assegnazione dei primariati con i concorsi indetti da ASST Mantova. Massimo Busani è stato nominato direttore della struttura complessa Chirurgia Senologica.
Il professionista, 64 anni, si è laureato all’università degli studi di Verona nel 1985, specializzandosi in Chirurgia Generale nel 1990. Presta servizio al Poma dal 1989 e, a partire dal 1992, inizia a occuparsi di patologia mammaria.
Operati oltre 5mila tumori
Dal 2007 è anche responsabile del percorso senologico aziendale e coordinatore del gruppo multidisciplinare della Breast Unit. Prima di ricoprire questo ruolo è stato, sempre nel presidio mantovano, titolare di un incarico di alta specialità in Chirurgia Demolitiva e Ricostruttiva della mammella conseguito in seguito a una lunga esperienza maturata anche frequentando numerosi stage e corsi di formazione prevalentemente all’Istituto Europeo di Oncologia.
Nel corso degli anni ha operato oltre 5mila tumori e ha eseguito oltre mille ricostruzioni protesiche della mammella.
Virgilio d'Oro nel 2018
Nel 2018 Busani riceve anche il Virgilio d’Oro, un importante riconoscimento assegnato dal Comune di Mantova – ufficialmente denominato Edicola di Virgilio – assegnato al primario del Poma che si è distinto per la sua umanità e la sua professionalità.
La Chirurgia Senologica oggi conta 4 chirurghi, 5 letti di degenza e circa 5 sedute operatorie a settimana. Ogni anno interviene su 600/650 donne. Nei primi sei mesi del 2023 sono stati operati circa 200 tumori alla mammella. La struttura è il punto di riferimento chirurgico di tutto il Centro di Screening Mammografico dell’azienda.
La Breast Unit non ha mai interrotto la propria attività, nemmeno durante il Covid. Nel primo trimestre di quest’anno ha inoltre trattato il 25 per cento delle pazienti in più rispetto allo stesso periodo del 2022.