Venerdì 18 novembre

Organizzato a Mantova un convegno per dire no alla dipendenza dal gioco d'azzardo

La dirigente della struttura dipendenze di ATS: "La dipendenza dal gioco d’azzardo non è un vizio, è una vera e propria patologia"

Organizzato a Mantova un convegno per dire no alla dipendenza dal gioco d'azzardo
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Il convegno prevede l'intervento di esperti che tracceranno un bilancio degli ultimi tre anni di attività volte a prevenire lo sviluppo della patologia del gioco.

Venerdì 18 novembre

Il convegno sul Gioco d’Azzardo Patologico (GAP) si terrà venerdì 18 novembre alle ore 9 al Centro Congressi Mantova Multicentre (MAMU) di Largo Pradella. Il titolo è “La programmazione territoriale di contrasto al GAP: risultati e prospettive”. L’appuntamento sarà l’occasione per tracciare un bilancio dei tre anni di attuazione del piano locale GAP.

Il Centro Congressi Mantova Multicentre (MAMU)

Tutti gli attori che hanno contribuito alla sua realizzazione rifletteranno sulle esperienze fatte e sui cambiamenti positivi apportati da cui ripartire per nuove iniziative. L'evento è stato promosso dal dipartimento della programmazione per l’integrazione delle prestazioni sociosanitarie con quelle sociali e dal dipartimento di igiene e prevenzione sanitaria di ATS Val Padana.

Il convegno sarà introdotto dal direttore sociosanitario di ATS Carolina Maffezzoni a cui faranno seguito le relazioni degli speaker(dirigenti, ricercatori e psicologi). Il pomeriggio sarà invece dedicato al lavoro di gruppo su tre aree tematiche: prevenzione, progettualità e comunità locali, trattamento e cura.

L'importanza della prevenzione

La dirigente della struttura integrazione delle reti territoriali Katja Avanzini  ha dichiarato che il piano GAP di ATS sostiene diverse finalità sia preventive che di cura e trattamento. In diversi territori si stanno promuovendo importanti alleanze tra servizi, agenzie educative ed enti del terzo settore per sostenere una piena conoscenza del fenomeno.

“Nonostante il gioco caratterizzi la nostra vita sin dall’infanzia svolgendo importantissime funzioni per la crescita personale può assumere derive pericolose e devastanti per la persona e per la sua famiglia quando diventa gioco d’azzardo patologico – dichiara la dirigente promozione della salute Laura Rubagotti -  Proprio per questo motivo è importante scommettere su programmi preventivi efficaci da rivolgere all’intera comunità per promuovere una cultura del gioco sano, libero da ogni forma di dipendenza”.

Dirigente della Promozione della Salute e Prevenzione Fattori di Rischio Comportamentali Laura Rubagotti

È come dipendere dalle droghe

L’ATS della Val Padana da anni promuove interventi di contrasto al gioco d’azzardo patologico da realizzare in stretta sinergia con le reti provinciali delle scuole che promuovono salute e gli uffici scolastici territoriali già nei primi anni della scuola. È importanti fin da piccoli sviluppare delle life skills che rappresentano fattori protettivi anche nei confronti del gioco d’azzardo patologico.

“Il Disturbo da Gioco d’Azzardo – conclude la dirigente psicologa della struttura salute mentale e dipendenze di ATS Amelia Anghinoni - è una vera e propria dipendenza poiché il gioco d’azzardo patologico, dal punto di vista neurobiologico, presenta diverse analogie con le dipendenze da sostanze: parliamo quindi di una patologia, non di un vizio."

Se volete iscrivervi al convegno le modalità di iscrizione sono pubblicate sul sito di ATS www.ats-valpadana.it, nella sezione “Ultime Notizie”.

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