Oltre mille persone in piazza a Mantova per dire no alla violenza contro le donne
In piazza Sordello letti i nomi delle vittime di femminicidio, alla presenza di diversi sindaci: "Un massacro da fermare"
In centro a Mantova oltre mille persone per la grande manifestazione contro la violenza di genere e i femminicidi.
Più di mille persone per dire basta alla violenza contro le donne
Oltre mille persone nella prima serata di ieri, venerdì 24 novembre 2023, hanno sfilato in centro a Mantova per dire no alla violenza contro le donne e nel ricordo di Giulia Cecchettin.
Una grande manifestazione in vista della giornata di oggi, 25 novembre, ovvero la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, cui hanno preso parte il sindaco Mattia Palazzi e diverse associazioni, tra cui Telefono Rosa, Non una di meno e altre.
Da piazza Martiri a piazza Sordello
Tante donne, tanti uomini e tante famiglie. Gente di tutte le età con striscioni, cartelli, cori e slogan contro la violenza alle donne e contro i femminicidi.
Con in testa il sindaco Palazzi, il corteo è partito da piazza Martiri di Belfiore per snodarsi lungo le vie del centro storico di Mantova fino ad arrivare in piazza Sordello.
La lettura dei nomi delle 105 donne uccise
Proprio qui, nel cuore della città, in piazza Sordello, sono stati letti i 105 nomi delle donne uccise da uomini nel corso del 2023. Una lista lunghissima, fatta di nomi, cognomi ed età: la penultima è Giulia Cecchettin; poi un'altra ancora: Rita Talamelli, di Roma, strangolata a 66 anni dal marito nella serata di lunedì 20 novembre 2023.
Il post condiviso su Instagram dal sindaco Mattia Palazzi:
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Un massacro da fermare
A parlare, in piazza Sordello, anche l'avvocata Paola Mari, presidente di Telefono Rosa di Mantova. La professionista spiega che sono tante le telefonate che l'associazione riceve ogni giorno, da donne sia italiane sia non italiane. Tutte coloro che fanno riferimento a Telefono Rosa si rendono conto della spirale di violenza, angherie e soprusi in cui sono finite e chiedono aiuto.
Dal canto suo l'appello del sindaco Palazzi, che chiede a tutti di fare qualcosa, ciascuno per le proprie possibilità, per interrompere la catena della violenza di genere.
A fine manifestazione, come chiesto proprio dal sindaco, in piazza Sordello un boato di grida, fischi, rumore e fumogeni rosa: rumore per far sentire la propria voce, il proprio grido e l'appello contro la violenza alle donne e i femminicidi.