sanità mantovana

Nuova sala d'attesa al Pronto soccorso di Mantova: al via i lavori

Sarà creata un’area coperta esterna di 120 metri quadri.

Nuova sala d'attesa al Pronto soccorso di Mantova: al via i lavori
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Al via domani un nuovo intervento per migliorare l’attività clinico-assistenziale e l’accoglienza. Sarà creata un’area coperta esterna di 120 metri quadri.

Nuova sala d'attesa al Pronto soccorso di Mantova

Partirà domani, 14 ottobre 2021, un nuovo intervento di riqualificazione del Pronto Soccorso di Mantova per migliorare l’attività clinico-assistenziale. Cosa cambierà? I lavori puntano alla realizzazione di una nuova sala d’attesa per i parenti. In una seconda fase si procederà con l’ampliamento degli spazi dedicati ai pazienti a bassa intensità, che verranno accolti in un’area maggiormente strutturata e con la possibilità di un’attività di osservazione vera e propria da parte del personale.
Di fronte al Pronto Soccorso sarà creata un’area coperta riscaldata e climatizzata di circa 120 metri quadrati destinata all’attesa degli accompagnatori, che potranno restare in collegamento con i malati, seguendoli via terminale elettronico.

Gli accompagnatori rimarranno inoltre in contatto con il personale, nel caso sia richiesta la loro presenza all’interno del Pronto Soccorso.

Ristrutturazione per migliorare l'offerta sanitaria

La ristrutturazione è stata disegnata anche per rispondere alle esigenze espresse dai familiari dei pazienti in questi mesi, nell’ottica di un miglioramento continuo dell’offerta sanitaria e di un’ottimizzazione dei percorsi.
Il volto del Pronto Soccorso di Mantova ha subito una serie di trasformazioni dall’inizio dell’emergenza Covid, per fare fronte alle rimodulazioni di volta in volta richieste dall’andamento della pandemia. Queste modifiche sono state rese in parte strutturali per permettere, anche dopo la fine dell’emergenza, di utilizzare al meglio gli spazi esistenti.
Le diverse aree saranno infatti suddivise in base alla criticità del paziente osservato, cercando di ridurre al massimo il tempo di attesa a favore del tempo di osservazione, dopo il triage e le prime valutazioni.
La configurazione mira alla massima elasticità, adattandosi al cambiamento delle condizioni esterne. Continueranno inoltre nel tempo gli interventi di adeguamento, con l’obiettivo di rispondere sempre al meglio all’utenza.

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