Nuova guida del Gambero Rosso: tra le eccellenze c'è anche un ristorante mantovano
Stiamo parlando dell'attività di ristorazione Dal Pescatore situata a Canneto sull'Oglio che si è aggiudicata Tre Forchette
Arriva puntale come sempre la fotografia più autorevole ed aggiornata della ristorazione italiana: è Ristoranti d’Italia 2024, la nuova Guida del Gambero Rosso giunta alla sua 34esima edizione. La casa editrice specializzata in enogastronomia, anche per quest'anno, ha deciso di premiare tra le eccellenze della cucina italiana un'attività del territorio di Mantova: stiamo parlando di "Dal Pescatore", ristorante situato a Canneto sull'Oglio.
(In copertina: un'immagine degli chef di "Dal Pescatore")
Guida del Gambero Rosso 2024, "Dal Pescatore" si aggiudica Tre Forchette
Tra le 2.485 insegne recensite dal Gambero Rosso nella nuova guida Ristoranti d'Italia 2024, 47 in tutto sono state quelle che hanno ricevuto il punteggio massimo e cioè Tre Forchette. Tra queste attività, nove sono lombarde e la maggior parte è di Milano. Una però, tra le eccellenze della gastronomia nazionale, si trova proprio nella nostra provincia mantovana: stiamo parlando di "Dal Pescatore Santini", ristorante situato in via Runate 15 a Canneto sull'Oglio.
Per il locale mantovano, in realtà, non si tratta di una novità: per "Dal Pescatore", infatti, le Tre Forchette rappresentano una riconferma dato che già lo scorso anno era stato premiato con il punteggio massimo dalla guida del Gambero Rosso.
Tortelli di Zucca, piatto classico della tradizione mantovana
Trilogia di carciofi e tartufo nero
Orto di primavera con asparagi alla camomilla, orata marinata e bouquet di verdure
Risotto ai piselli, erbette dolci, bottarga di tonno, pane nero alle erbe e crema al latte con agrumi
In Lombardia, come detto, ci sono poi altri otto ristoranti che possono vantare una posizione tanto rinomata nel panorama culinario nazionale:
- Da Vittorio a Brusaporto (BG)
- Cracco in Galleria a Milano
- D'O a Cornaredo (MI)
- Seta by Antonio Guida, sempre a Milano
- Lido 84, a Gardone Riviera (BS), che migliora di 1 il suo punteggio
- Ristorante Enrico Bartolini al Mudec di Milano
- Berton, sempre a Milano
- Miramonti l'Altro a Concesio (BS)
Gambero Rosso, chi sono i migliori chef d'Italia
Per il Gambero Rosso, i migliori chef della ristorazione italiana sono Massimo Bottura e Niko Romito entrambi con un punteggio di 96 centesimi, raggiunti appena sotto da Heinz Beck e Enrico Crippa, mentre perde una forchetta, scivolando dall’empireo, Gianfranco Vissani.
Le Tre Forchette, con il partner TrentoDOC, sono 47 contro le 44 del 2023, di cui sette nuove. Tutte al nord come Guido di Serralunga d’Alba, l’Antica Corona Reale di Cervere, Del Cambio di Torino (che fanno salire il palmares piemontese ai più alti livelli), l’Atelier Moessmer Norbert Niederkofler di Brunico, l’Harry’s Piccolo di Trieste con le due eccezioni del Kresios di Telese Terme in Campania e il Pashà di Conversano in Puglia.
Presidiatissimi i grandi centri urbani, con offerte molto differenti dal grande ristorante alla trattoria, dal bistrò al wine bar, così come le mete più raccolte e isolate, sempre più spesso illuminate - per turisti veri o clienti in cerca di nuovi esercizi da scoprire - da una ristorazione di alto profilo.
La Guida è un caleidoscopio di proposte per tutte le tasche e per tutti i gusti, con diverse chiavi di lettura e un piccolo cruscotto in grado di evidenziare anche il rapporto qualità prezzo di ogni cucina. Primeggia la Lombardia per numero e qualità di insegna, mentre in Piemonte aumentano felici le Tre Forchette, così come in Puglia e si assottigliano le differenze tra Nord e Sud.
“All’indomani della candidatura della cucina italiana a Patrimonio Culturale Immateriale dell’Unesco e dopo un’estate rovente tra scontrini fuori taglia e dibattiti sulla crisi del settore, nonostante i sold out - racconta Laura Mantovano, Direttore editoriale della Guida - il compito della guida è quello di tirare le somme, cogliere tendenze, senza dimenticare di valorizzare solide realtà. Le difficoltà, a partire dalla sostenibilità economica, esistono, vanno studiati nuovi modelli, non è più tempo di formalismi ma certo è che la ristorazione d’autore dalla forte identità, in Italia, ha ancora molto da dire”.
Gli altri riconoscimenti in Lombardia
Tra i riconoscimenti del Gambero Rosso, però, non ci sono solo le Tre Forchette. La guida culinaria infatti ha conferito Tre Gamberi a sei trattorie della Lombardia:
- Trattoria Visconti dal 1932, Ambivere (BG)
- La Madia, Brione (BS)
- Caffè La Crepa, Isola Dovarese (CR)
- Osteria del Treno, a Milano
- Trippa, sempre in città
- Osteria della Villetta dal 1900, Palazzolo sull'Oglio (BS)
Ciz Cantina e Cucina merita le Tre Bottiglie, con partner Petra, con il suo formidabile pairing tra piatti e calici mentre Lanzani Bottega & Bistrot di Brescia ben Tre Cocotte, a sponsor Cantele, con la sua offerta da bistrot con la passione per le cose buone, i piatti golosi e le grandi bottiglie.
I riflettori si riaccendono su Milano ancora una volta, come capitale lombarda della cucina etnica, con tre Tre Mappamondi, con il partner Red24, tra cui una novità:
- Ba Restaurant, con la sua Cina contemporanea, lontana dalle banalità che entra a pieno punteggio per la prima volta
- Gong Oriental Attitude
- IYO Experience
Quattro, infine, sono stati i Premi Speciali conferiti in Lombardia:
- Cuoco emergente, Acqua Panna-San Pellegrino: Arianna Gatti di Forme Restaurant a Brescia, con la sua cucina di duplice memoria della terra natìa abruzzese e Brescia, sua città d’adozione. Sapori decisi, intensi, non necessariamente comfort.
- Miglior Creazione a base di formaggio, Consorzio Tutela Formaggio Asiago: Pomiroeu Giancarlo Morelli a Seregno, per la sua degustazione di formaggi straordinari
- Tradizione futura, Moet Chandon: Giacomo Lovato Borgia a Milano, dove il menu Psyche viene costruito dopo una piccola “intervista” fatta al cliente su memorie e atti consci e inconsci legati al cibo. Guido Paternollo - Pellico 3 Milano dell'Hotel Park Hyatt, ingegnere con studi di cucina francese che si fa sempre più mediterranea e “sudista” via che la confidenza cresce.