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Mosaico, Di Blasi: “Servizio civile e leva civica rappresentano risorse strategiche per le nostre imprese”

Associazione Mosaico protagonista dell’evento svoltosi martedì 12 marzo al Fondo Brugarolo di Sulbiate

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"Ancora poche aziende sanno cosa sono servizio civile e leva civica, perciò la nostra sfida è mettere al corrente il mondo delle imprese di questo particolare bacino umano, per comprendere come utilizzarlo all’interno delle proprie strutture". A parlare è Claudio Di Blasi, presidente dell’Associazione Mosaico APS, realtà che si occupa dello sviluppo e della gestione del Servizio civile universale e della Leva civica lombarda volontaria presso le sedi delle realtà non-profit aderenti, pubbliche e private. Il numero uno dell’associazione con sede a Bergamo, Erba e Monza ha aperto l’incontro svoltosi martedì 12 marzo al Fondo Brugarolo di Sulbiate, dal titolo "Servizio civile e leva civica, due risorse per le imprese - Le sfide della transizione ecologica e digitale". Al dibattito sono intervenuti anche Giovanni Bonati, manager d’impresa e consulente per la digitalizzazione di Parlamento, Istituto Poligrafico e Zecca di Stato, e Livio Lamparelli, HR Director di Technoprobe di Cernusco Lombardone.

L’intervento del presidente di Mosaico Di Blasi

"Servizio civile e leva civica sono esperienze che ogni anno vengono effettuate da oltre 50mila giovani in Italia, di cui circa l’8-10% solo in Lombardia. Parlo di giovani tra i 18 e i 28 anni, che possono svolgere questo istituto una sola volta nella vita, per 12 mesi, con un impegno di 25 ore alla settimana. Tale servizio viene svolto in un raggio di 15-20 chilometri dalla residenza, quasi esclusivamente all’interno di enti senza fini di lucro. Questo percorso viene svolto perché è un tassello nel percorso di “ricerca della felicità”, dove quest’ultima significa indipendenza, svolgere un lavoro che piace, costruire una vita autonoma. Alla fine acquisiscono capacità trasversali importanti, come il lavorare in gruppo, rispondere a situazione di stress, imparare da chi già lavora e destreggiarsi al meglio in situazioni complesse. Tutte queste competenze vanno a costruire un biglietto da visita importante".

Giovanni Bonati analizza la situazione

"Servizio civile e leva civica sono interessanti percorsi utili per avvicinare i giovani e per far conoscere loro la realtà delle aziende private e dalla Pubblica Amministrazione, di cui magari diventeranno dipendenti in futuro. Oggi va posta l’attenzione sul mismatch fra domanda e offerta lavorativa: le aziende cercano personale e non lo trovano, finendo poi per rifiutare commesse per mancanza di forza lavoro. In parallelo le persone non trovano il lavoro che vorrebbero. Le cause sono molteplici, dai corsi di studio che spesso non rispecchiano i profili che le aziende cercano, all’aspetto geografico, con una difficoltà di movimento in direzione nord-sud, ma anche demografico, con l’Italia che presenta il tasso d’invecchiamento più in Europa. Non è tutto, pensiamo anche che solo il 46% dei cittadini ha esclusivamente competenze digitali di base, siamo più indietro rispetto alla media continentale".

La transizione digitale

A fronte di tutto ciò si inserisce la transizione ecologica e digitale, con le conseguenti sfide che siamo chiamati ad affrontare: "L’intelligenza artificiale entro il 2025 cancellerà 70 milioni di posti di lavoro, creandone 130 milioni di nuovi - ha continuato Bonati - tuttavia non saranno gli stessi lavoratori, perché le competenze “uscenti” saranno difficilmente riqualificatili rispetto a quello che entreranno. Quello che arriverà sarà l’automazione di tanti processi e dobbiamo far capire ai giovani il cambiamento e come gestirlo. Chi viene formato con servizio civile e leva civica deve essere consapevole che sarà formato sulle nuove tecnologie. Come ha affermato Padre Paolo Benanti, siamo davanti ad una rivoluzione industriale, ad un mondo nuovo che ha bisogno dei giovani".

Livio Lamparelli di Technoprobe

Il caso di Technoprobe non passa certo inosservato: l’azienda di Cernusco Lombardone nata nel 1995 e quotata in borsa dal 2022, conta oggi 1.700 dipendenti e 700 milioni di fatturato. Attiva nel mercato dei semiconduttori per quanto riguarda la fase di testing, l’impresa rappresenta uno splendido esempio di realtà moderna e all’avanguardia. Come detto, all’incontro organizzato da Mosaico, è intervenuto Livio Lamparelli: "Per intercettare figure lavorative ci siamo confrontati con scuole e università. Va considerato che con l’industria 4.0 è cambiato molto e il lavoro dell’operatore si è modificato radicalmente: oggi è coinvolto in valutazioni, restituisce un know-how all’azienda che è maggiore rispetto al passato. Ritengo che la leva civica sia un’ulteriore buona opportunità di avvicinare i ragazzi alle esigenze del mondo del lavoro, attraverso un periodo di restituzione del loro tempo alla territorialità".

Le parole dei presenti

Non sono mancati gli interventi dei presenti, a partire da Michele Erba, preside del Parini, liceo economico sociale linguistico di Barzanò. Oltre a richiedere maggiori informazioni a Mosaico, ha portato la sua testimonianza: "Vediamo tanti ragazzi che faticano ad accendersi". Anche Camillo Capararo, socio Rotary Erba Laghi, si è rivolto a Mosaico in merito al progetto che la sua associazione sta portando avanti con il Rotary di Como, incentrato sul creare tecnici in grado di lavorare con le realtà aumentata. Ecco poi Renato Pagani di Sec Milano, multinazionale presente in 26 paesi: "Guardo con molto favore chi ha fatto esperienze di servizio civile, è un plus che mi sento di condividere e apprezzare", mentre Isabella Spreafico, dirigente struttura volontariato e terzo settore di Regione Lombardia, ha posto l’attenzione sull’evento che si terrà il prossimo 24 aprile e relativo alla leva civica lombarda.

“Valore aggiunto che non si trova a scuola”

La conclusione della mattinata di lavoro è spettato a Di Blasi: "I nostri percorsi portano valore aggiunto che non si trova sui banchi di scuola - ha concluso - molti giovani non sono abituati a sistemi di lavoro collettivo e di controllo delle attività, non sono flessibili, poco participi e scarsamente inclini all’ascolto. Servizio civile e leva civica permettono di acquisire questo tipo di capacità e conoscenze. L’obiezione di un’azienda potrebbe essere “a me servono tecnici e ingegneri, a cosa è utile un anno di servizio in biblioteca?”. Questo periodo può trasferire competenze importanti per lavorare con altri esseri umani e anche una certe elasticità intellettuale: vi garantisco che non è cosa da poco".

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