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La storia riaffiora dalle acque dell'Oglio: recuperato il vagone inabissato nel 1944

Ripescata solo una parte del carro per il trasporto delle merci: all'appello manca la locomotiva sulla quale si apre un giallo

La storia riaffiora dalle acque dell'Oglio: recuperato il vagone inabissato nel 1944
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Recuperato dalle acque dell'Oglio tra Bozzolo e Marcaria il carro ferroviario inabissatosi nel 1944. Ma all'appello manca la locomotiva.

Recuperato il carro ferroviario finito nell'Oglio nel 1944

La storia riaffiora dalle acque dell'Oglio tra Bozzolo e Marcaria. Nella giornata di ieri, venerdì 27 giugno 2025, gli operatori della società consortile La Bozzoliana, hanno recuperato il vagone ferroviario che si era inabissato nel fiume nell'ottobre del 1944, quando i tedeschi fecero una sorta di "test" sul ponte che era da poco stato bombardato e che, al passaggio del convoglio, crollò facendo precipitare il convoglio.

I resti del carro merci recuperato dall'Oglio
I resti del carro merci recuperato dall'Oglio

Ciò che è emerso dalle acque dell'Oglio, però, è solamente una parte di ciò che ci si aspettava di trovare: i resti di un carro merci, i cui componenti in legno si sono comprensibilmente "disciolti" dopo essere rimasti nell'acqua per oltre 80 anni.

Il post pubblicato ieri sul sul profilo Facebook dal sindaco di Bozzolo Giuseppe Torchio:

Si apre il giallo sulla locomotiva

Ciò che al momento non è stato trovato, invece, è la locomotiva, a bordo della quale in quel lontano 11 ottobre 1944 si trovavano due operatori delle Ferrovie originari di Cremona, morti nell'incidente.

Dov'è dunque la locomotiva, che evidentemente avrebbe dovuto precedere il carro merci recuperato ieri? E' qui che si apre il giallo. Il locomotore potrebbe essere finito in una zona diversa del fiume, ad una certa distanza dal carro; oppure potrebbe anche essersi completamente inabissato e per poi finire completamente coperto da fango e vegetazione acquatica.

Un'altra immagine del recupero avvenuto ieri, venerdì 27 giugno 2025
Un'altra immagine del recupero avvenuto ieri, venerdì 27 giugno 2025

Nei prossimi giorni gli operatori che stanno lavorando al raddoppio decideranno il da farsi - se proseguire nelle ricerche della locomotiva o lasciar perdere -, mentre invece proseguono le operazioni di bonifica dagli ordigni bellici che potrebbero venire ritrovati in zona, considerato che il ponte proprio nel 1944 era stato bombardato.

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