Mantova

La storia e la vita di Carlo Poma in mostra permanente nel "suo" ospedale

L'esposizione lungo il corridoio che collega la hall e il blocco D: "Un passo in più per imparare la nostra storia"

La storia e la vita di Carlo Poma in mostra permanente nel "suo" ospedale
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Arriva in ospedale la mostra permanente su Carlo Poma, medico e martire del Risorgimento al quale è dedicato il nosocomio cittadino.

La storia di Carlo Poma diventa mostra in ospedale

Una mostra permanente che ripercorre la vita di Carlo Poma, lungo il corridoio dell’ospedale di Mantova che collega la hall al blocco D. L'esposizione racconta con parole e immagini la storia dell’uomo, del medico, del martire del Risorgimento che ha dato il nome all’ospedale cittadino.

Gli studi, gli affetti, le cure, la prigionia, l'anelito verso la libertà. Un viaggio alla scoperta delle nostre radici, facendo tesoro di ciò che è stato. Di una vicenda che ha ancora molto da insegnare.

Alcuni dei documenti esposti nell'ospedale di Mantova
Alcuni dei documenti esposti nell'ospedale di Mantova

Il nome dell'esposizione da un sonetto di Poma

I pannelli erano stati esposti da dicembre 2023 a marzo 2024 nello spazio espositivo Hallart (hall del presidio), nell’ambito della rassegna di eventi organizzati dall’azienda in occasione del bicentenario della nascita del martire.

Il titolo - "Ma il pensier a un vulcan che non è spento" - riprende un verso di uno dei sonetti di Carlo Poma, scritti con la carbonella o altri mezzi di fortuna durante la prigionia prima nel carcere della Mainolda e poi al castello di San Giorgio: “Com’uom che in preda a duro morbo il viso/ Sparuto, e rabbuffata abbia la chioma,/ Nel lampeggiar degli occhi e nel sorriso/ La grand’alma dimostri ancor doma:/ Così per lungo carcere conquiso/ E dai dolori per la grave soma/ Delle membra il vigor debile io sento,/ Ma il pensier a un vulcan che non è spento”.

L'Ospedale Carlo Poma

Immagini anche dalla biblioteca di Como

Le immagini esposte arrivano dall’Archivio di Stato di Mantova, dal museo di Palazzo San Sebastiano, dall’Archivio storico del Comune di Mantova, dalla Biblioteca Comunale di Como. I testi sono tratti da "Ma il pensier a un vulcan che non è spento - Carlo Poma, una vita spesa per la libertà della patria", di Elena Miglioli, in "Belfiore, Olga Visentini", edizioni Il Cartiglio Mantovano, 2016.

La mostra è stata curata da Elena Miglioli, responsabile dell’area ufficio stampa e comunicazione di Asst, e dalla collega Maddalena Bellei.

Fra i reperti il frontespizio della tesi di Carlo Poma per la laurea conseguita all’università di Pavia, una canzone composta dal martire in occasione della laurea in Medicina del fratello Alessandro, il diploma di laurea, la sentenza di condanna a morte, le pezzuole di tessuto sulle quali Poma scriveva messaggi per comunicare con i familiari durante la carcerazione.

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