L'intervento

Ibis eremita trovato morto a Castel Goffredo dai Carabinieri Forestali

L'uccello, specie a rischio critico di estinzione, è rimasto folgorato sotto la linea elettrica mentre stava migrando in Toscana

Ibis eremita trovato morto a Castel Goffredo dai Carabinieri Forestali
Pubblicato:

Le pattuglie intervenute nella mattinata di domenica temevano il peggio, considerando episodi di bracconaggio che hanno già colpito la specie.

Ibis eremita folgorato a Castel Goffredo

Un Ibis eremita, specie a rischio critico di estinzione, è stato trovato morto nella mattinata di lunedì 23 dicembre 2024 a Castel Goffredo. Il volatile, monitorato tramite GPS, è stato rintracciato dai Carabinieri Forestali di Goito e Castiglione delle Stiviere grazie al supporto dell’Unità Cinofila di Lecco.

Un'immagine del ritrovamento

Il timore era che fosse stato ucciso dall'uomo, ma la causa del decesso sembrerebbe un'altra. L'uccello sarebbe infatti rimasto folgorato sotto una linea elettrica a media tensione mentre migrava verso la Toscana. L’Ibis eremita è un volatile gregario e inconfondibile con piumaggio nero e un lungo becco rosso ricurvo.

L'intervento dei Carabinieri Forestali

Praticamente estinto in natura in Europa, è oggetto di uno straordinario progetto di reintroduzione guidato dall’associazione ambientalista austriaca “WALDTRAPPTEAM” con il supporto di partner internazionali, tra cui i Carabinieri Forestali italiani. Grazie a questa iniziativa, piccoli stormi sono stati allevati e addestrati a migrare seguendo deltaplani condotti da ricercatori.

Negli anni, gli uccelli hanno imparato a viaggiare autonomamente verso i loro luoghi di svernamento storici, come l’Oasi di Orbetello in Toscana. Nel corso della serata di sabato 21 dicembre, il GPS solare montato su uno di questi ibis ha segnalato una situazione anomala tra Ceresara e Castel Goffredo. L'animale coinvolto non si muoveva da diverse ore.

L'uccello ritrovato dal cane Senna

Le pattuglie intervenute nella mattinata di domenica temevano il peggio, considerando episodi di bracconaggio che hanno già colpito la specie. Dopo un primo giorno di ricerche infruttuose, lunedì è stata coinvolta anche l’Unità Cinofila dei Carabinieri Forestali di Lecco.

È stata Senna, un pastore tedesco esperto, a individuare l’uccello ormai privo di vita sotto una linea elettrica. Il decesso per folgorazione, pur tragico, ha almeno escluso l’intervento diretto dell’uomo. Tuttavia, l’Ibis verrà analizzato presso il Laboratorio Zooprofilattico di Mantova per confermare le cause della morte.

Ogni perdita pesa enormemente su una popolazione selvatica che conta oggi appena 250 individui in tutta Europa. In Italia, la mortalità per bracconaggio supera il 30% ed è concentrata nelle pianure lombarde, venete e toscane.

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali