In occasione della 7ª Giornata mondiale della Rianimazione cardiopolmonare, 116 studenti dell’Istituto Manzoni di Suzzara hanno partecipato a un corso pratico di primo soccorso e disostruzione delle vie aeree, guidati da professionisti e volontari del soccorso. L’iniziativa, parte del progetto AREU nelle scuole lombarde, punta a diffondere tra i giovani le manovre salvavita e l’uso del defibrillatore.
Studenti imparano a salvare una vita
In occasione della 7ª Giornata mondiale della Rianimazione Cardiopolmonare (RCP), gli studenti delle classi quarte e quinte dell’Istituto Manzoni di Suzzara hanno avuto l’opportunità di imparare manovre salvavita fondamentali. Ben 116 ragazzi hanno infatti partecipato a un corso pratico dedicato alla disostruzione delle vie aeree e al primo soccorso, trasformandosi per un giorno in protagonisti della sicurezza.
Professionisti e volontari al fianco degli studenti
Il corso è stato condotto da 20 istruttori dell’Articolazione territoriale (AAT) di AREU di Mantova, tra infermieri e autisti soccorritori. L’attività ha visto anche la collaborazione dei volontari di Croce Rossa Suzzara, Croce Verde Mantova, Croce Bianca Quistello, Porto Emergenza e Soccorso Azzurro, che hanno supportato i ragazzi nella pratica delle manovre.
La RCP: un gesto semplice, ma potente
“Diffondere la conoscenza delle procedure di rianimazione anche tra i più giovani è fondamentale”, spiega Pierpaolo Parogni, direttore dell’AAT 118 di Mantova. “Intervenire tempestivamente e, se disponibile, usare un defibrillatore semiautomatico può davvero fare la differenza tra la vita e la morte”.
Cultura dell’emergenza
L’iniziativa rientra nel progetto di formazione diffusa promosso da AREU nelle scuole lombarde, in linea con la delibera approvata dalla Direzione Welfare della Regione Lombardia. ”
“La RCP è un gesto semplice da imparare, ma straordinariamente potente quando diventa patrimonio di tutti”, aggiunge Parogni. “È un esempio concreto di collaborazione tra scuole, associazioni di soccorso e AREU, uniti per salvaguardare la vita“.
Dal 112 all’app “Where ARE U”
Durante l’incontro, gli studenti hanno appreso che ognuno può essere parte della catena del soccorso: dalla chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112, all’esecuzione delle manovre salvavita, fino alla registrazione dei defibrillatori sul portale AREU per renderli visibili alle centrali operative.
Inoltre, è stata presentata l’app “Where ARE U”, disponibile gratuitamente per iOS e Android, che permette di chiamare i soccorsi con un semplice tap, geolocalizzando automaticamente la posizione e consentendo, se necessario, una chiamata silenziosa.