Anche quest’anno la grande cucina italiana celebra le sue eccellenze con la nuova Guida Ristoranti d’Italia 2026 del Gambero Rosso che ha incoronato i migliori locali del Paese assegnando il massimo riconoscimento possibile: le Tre Forchette.
Dal Pescatore tra i 55 migliori ristoranti d’Italia
Sono 55 i ristoranti entrati nell’Olimpo della ristorazione italiana, tre in più rispetto all’anno scorso, su un totale di 2.600 indirizzi recensiti lungo tutta la penisola. Tra questi – con 90 punti su 97, a pari merito con altri sedici locali – brilla un nome storico, simbolo di eleganza, tradizione e famiglia: Dal Pescatore Santini di Canneto sull’Oglio, in provincia di Mantova.
Alle soglie dei cent’anni di attività, la tribù dei Santini continua a essere un punto di riferimento assoluto della cucina italiana moderna. Il ristorante nasce alla fine degli anni venti grazie a Teresa e Antonio Santini, uniti nella vita e nel lavoro.

“Mio nonno – racconta il nipote Antonio Santini che oggi guida la sala insieme alla moglie Nadia e ai figli – era un uomo tosto. Pescava sull’Oglio e faceva il traghettatore. In uno di quei viaggi incontrò Teresa, figlia di agricoltori di Isola Dovarese emigrati in Brasile. Da quell’incontro nacque tutto”.
Quasi cento anni di attività
Nel 1926, anno del matrimonio tra Teresa e Antonio, apre la prima osteria: Teresa ai fornelli, Antonio tra i tavoli e sul fiume. È da questa sintonia profonda con la pianura padana che nasce l’anima del ristorante, rimasta fedele alle origini pur evolvendosi con i tempi.
Negli anni successivi entra in scena il figlio Giovanni, che sposa Bruna nel 1952. Bruna, in cucina accanto alla suocera Teresa, raffina l’arte della pasta fatta in casa, dando vita a capolavori come gli agnoli in brodo di gallina e i tortelli di zucca. Ricette che ancora oggi rappresentano il cuore del Pescatore.
Il racconto di una grande eccellenza
Nel 1974, Antonio Santini, figlio di Giovanni e Bruna, sposa Nadia, originaria del Vicentino. Il viaggio di nozze in Francia diventa un’esperienza destinata a cambiare per sempre la storia del locale. La giovane coppia visita i templi della gastronomia d’oltralpe, dai fratelli Troisgros a Paul Bocuse, da Ducasse a Robuchon.
“Tornati da quel viaggio – ricorda Nadia – abbiamo deciso di rivoluzionare tutto. Più luce, più spazio tra i tavoli, una sala lettura e una per la conversazione. Ma sempre con un principio fermo: restare italiani, nel cuore e nei piatti”.
Da allora il ristorante cresce e si rinnova senza mai perdere la propria identità. Giovanni, in cucina dal 1996 accanto alla madre Nadia e Alberto, in sala dal 2000 al fianco del padre Antonio.

I tre ristoranti italiani migliori in assoluto
E anche quest’anno, Dal Pescatore è in classifica. La Lombardia si conferma infatti la regione più premiata nella Guida 2026 con tredici ristoranti insigniti delle Tre Forchette, seguita dal Lazio con otto.
Ma sul podio restano i tre giganti della cucina italiana contemporanea:
- Massimo Bottura con l’Osteria Francescana di Modena (Emilia-Romagna),
- Enrico Crippa con Piazza Duomo ad Alba (Piemonte),
- Niko Romito con il Reale di Castel di Sangro (Abruzzo).
Accanto a loro, cinque nuovi ingressi conquistano per la prima volta le Tre Forchette tra cui Zia di Antonio Ziantoni a Roma, Villa Maiella in Abruzzo e Marotta a Castel Campagnano, in Campania. Tra i premi speciali, inoltre, spicca quello per la miglior proposta di pasta, assegnato al ristorante Dina di Alberto Gipponi a Gussago, in Franciacorta.
Cresce il numero dei premiati
L’edizione 2026 della guida, curata da Valentina Marino e Annalisa Zordan, fotografa un’Italia gastronomica che continua a cambiare pelle senza perdere la propria anima. Cresce il numero dei ristoranti premiati, ma soprattutto cresce la consapevolezza di una cucina fatta di identità, territorio e famiglia.
E se oggi la ristorazione italiana ha raggiunto livelli di eccellenza riconosciuti in tutto il mondo è anche grazie a luoghi come Dal Pescatore Santini dove da quasi un secolo ogni piatto racconta una storia d’amore: quella tra il territorio e una famiglia che ha fatto della tradizione un’arte senza tempo.
Scopri la classifica completa:
Gambero Rosso, la classifica con i 55 migliori ristoranti d’Italia del 2026