Firmato l'accordo: avanti altri due anni con le operazioni di repressione del cinghiale
"Attività in accordo con la Regione e necessaria: danni all'agricoltura e rischi per la viabilità e per la diffusione della peste suina"
Rinnovato l'accordo tra Provincia e cacciatori per altri due anni di contenimento del cinghiale: "Attività di repressione necessaria".
Abbattimento cinghiali, avanti altri due anni
E' stato firmato il protocollo d'intesa tra la Provincia di Mantova e gli Ambiti territoriali di caccia (Atc) provinciali per dare continuità per altri due anni all'attività di controllo del cinghiale, la cui presenza è stata riscontrata anche nel territorio mantovano.
La sottoscrizione dell'accordo è avvenuta ieri, giovedì 19 dicembre 2024, nella sede di Palazzo di Bagno a Mantova alla presenza del presidente Carlo Bottani e del responsabile della polizia provinciale Cristiano Colli.
"Repressione necessaria"
“La firma del protocollo è un ulteriore passo in avanti per la repressione dei cinghiali. Questa attività è fortemente voluta in accordo con l’assessorato di Regione Lombardia che ha erogato contributi alla polizia provinciale di Mantova per reprimere e controllare la specie del cinghiale” spiega il dirigente della polizia provinciale Cristiano Colli.
Nel territorio virgiliano la presenza del cinghiale è concentrata principalmente a ridosso dei confini provinciali e nelle aree boscate golenali: questo è dovuto alle favorevoli condizioni ambientali e alla mancanza di predatori naturali.
Danni all'agricoltura e rischi per la viabilità
Il cinghiale può provocare ingenti danni alle coltivazioni agricole, mettere a rischio la sicurezza stradale, oltre a essere portatore della peste suina africana con serie ripercussioni sulla salute della popolazione animale interessata e, di conseguenza, sulla redditività del settore zootecnico suinicolo.
Le azioni previste per l'attuazione del piano di controllo sono mirate allo svolgimento delle attività nei territori interessati, in termini di efficacia, efficienza ed economicità, anche attraverso la valorizzazione e lo sviluppo delle professionalità degli operatori abilitati.
L'ente si prefigge pertanto come obiettivo l'individuazione di strategie comuni di intervento e la definizione di specifiche procedure ed attività volte al raggiungimento di un'efficace azione di contenimento numerico del cinghiale.