Mantova

Emergenza smog 2024: Mantova è tra le città "meno peggiori"

Situazione preoccupante un po' in tutta la Lombardia, ma la città dei Gonzaga registra livelli inferiori rispetto alle altre città

Emergenza smog 2024: Mantova è tra le città "meno peggiori"
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Allarme inquinamento in Lombardia, secondo il rapporto Mal'Aria 2025 di Legambiente l'aria nella nostra regione resta irrespirabile: Mantova tra le "meno peggiori".

A Mantova situazione non così drammatica

Se tra Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna sono diverse le città con livelli di inquinamento decisamente elevato, a Mantova la situazione non è così "drammatica" come in altri capoluoghi di provincia.

La concentrazione media annuale nel 2024 di polveri sottili (PM10) è stata di 28 microgrammi per metro cubo, mentre la concentrazione media annuale nel 2024 di biossido di azoto (NO2) è stata di 21 microgrammi per metro cubo. In altri contesti urbani nel corso dell'anno che si è da poco concluso, si sono registrati dati ben peggiori.

In particolare, per far rientrare il dato del PM10 entro i limiti europei previsti per il 2030, a Mantova sarebbe necessario un calo del 28%.

Tante le città lombarde nella morsa dell'inquinamento

In Lombardia, nove capoluoghi su dodici sono ancora ben lontani dai nuovi limiti previsti per le polveri sottili (PM10) e il biossido di azoto (NO2), che entreranno in vigore nel 2030. Milano, Cremona, Brescia, Monza, Lodi e Pavia hanno superato i 35 giorni di sforamento annuo consentiti per il PM10, con Milano seconda a livello nazionale. Cremona, inoltre, è tra le peggiori in Italia per media annuale di PM10, mentre Milano si posiziona tra le città con le concentrazioni più alte di NO2, a causa del traffico congestionato.

Le città più inquinate da PM10 - Rapporto Mal'Aria Legambiente
Le città più inquinate da PM10 - Rapporto Mal'Aria Legambiente

Col termine PM10 si intendono le polveri sottili o particolato emesso principalmente dalla combustione di combustibili solidi per il riscaldamento domestico, dalle attività industriali, dall’agricoltura e dal trasporto su strada.

Obiettivi europei lontani

Secondo il rapporto, se i nuovi limiti europei fossero già in vigore, 70 città italiane sarebbero fuorilegge. In particolare, Verona, Cremona, Padova, Catania, Milano e Palermo dovrebbero ridurre le concentrazioni di PM10 tra il 28% e il 39%. Per l’NO2, Como e Milano necessitano di un taglio del 40% per rientrare nei limiti. Il problema non è solo ambientale: l’inquinamento atmosferico è una delle principali cause di morte prematura in Europa, con circa 50.000 decessi l’anno solo in Italia.

"Con soli cinque anni davanti a noi per adeguarci ai nuovi limiti europei al 2030, dobbiamo accelerare drasticamente il passo - dichiara Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente - È una corsa contro il tempo che deve partire dalle città ma richiede il coinvolgimento di regioni e governo. Servono azioni strutturali non più rimandabili: dalla mobilità, con un trasporto pubblico locale efficiente e che punti drasticamente sull’elettrico e più spazio per pedoni e ciclisti, alla riqualificazione energetica degli edifici, fino alla riduzione delle emissioni del settore agricolo e zootecnico, particolarmente critico nel bacino padano. Le misure da adottare sono chiare e le tecnologie pronte: quello che manca è il coraggio di fare scelte incisive per la salute dei cittadini e la vivibilità delle nostre città”.

Mobilità sostenibile e riconversione energetica

Per uscire dall'emergenza smog, Legambiente propone un pacchetto di misure incisive, tra cui:

  • Mobilità sostenibile: potenziamento del trasporto pubblico elettrico, limitazioni ai veicoli più inquinanti e promozione di aree pedonali e percorsi ciclabili.
  • Efficienza energetica: eliminazione graduale delle caldaie a gasolio e metano, con incentivi per pompe di calore e soluzioni a basse emissioni.
  • Riduzione dell’inquinamento agricolo: regolamentazione degli allevamenti intensivi e gestione sostenibile degli spandimenti di liquami per ridurre le emissioni di metano e ammoniaca.

Il tempo stringe e il quadro delineato dal rapporto "Mal’Aria" conferma che il percorso per una Lombardia più sostenibile è ancora in salita. Per garantire un’aria più pulita ai cittadini, servono azioni concrete e immediate, senza più rinvii.

Per maggiori informazioni, vi invitiamo a informarvi attentamente sul report completo "Mal'Aria di Città" di Legambiente.

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