L’investimento complessivo potrebbe servire a trasportare tra i 700mila e 1,1 milioni di passeggeri all’anno, trasformando radicalmente la mobilità del territorio.
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Da Mantova a Peschiera in metro
Un collegamento ferroviario tra Mantova e Peschiera potrebbe diventare realtà. Nasce la Metro Laghi, progetto da 350 milioni di euro che punta a rinnovare la storica linea della littorina del Mincio, dismessa nel 1966, per creare un asse di mobilità sostenibile tra la città dei Gonzaga e le sponde del lago di Garda.
Punto di partenza dell’iniziativa, promossa dalla Provincia di Mantova su proposta della sezione locale di Italia Nostra, è lo studio di fattibilità tecnico-economica. Il tracciato, ricalcante la ferrovia inaugurata nel 1934, sarà aggiornato per rispettare i nuovi insediamenti urbani e le infrastrutture contemporanee, garantendo piena integrazione con il territorio.
Progetto da 350 milioni di euro
Il progetto prevede nove stazioni intermodali lungo il percorso, con fermate strategiche nei centri di Borghetto e Salionze. Tre viadotti e una passerella sopraelevata tra Borghetto e Peschiera permetteranno di superare la complessa rete di caselli autostradali e tangenziali, mantenendo basso l’impatto ambientale.
Secondo lo studio affidato allo Studio di architettura Signorelli e Gandini, con l’ingegnere Michele Tarozzi e l’architetto Luca Pasquali, il mezzo più adatto potrebbe essere una tranvia su ferro a batterie con autonomia fino a cento chilometri e ricarica nei tratti attrezzati con linea aerea.
La proposta del presidente Bottani
L’obiettivo della Metro Laghi è migliorare l’accessibilità dei territori, ridurre il traffico stradale e valorizzare le aree attraversate. Il tracciato seguirà in parte la ciclabile Mantova-Peschiera, già molto frequentata da turisti e residenti, creando un vero e proprio corridoio integrato tra bici e treno.
L’investimento complessivo potrebbe servire a trasportare tra i 700mila e 1,1 milioni di passeggeri all’anno, trasformando radicalmente la mobilità del territorio. Il presidente della Provincia di Mantova Carlo Bottani ha annunciato l’intenzione di unificare tracciato e tecnologia di trasporto in un’unica proposta organica e finanziabile.

Dialogo con enti pubblici e privati
Bottani propone inoltre di coinvolgere enti pubblici e privati, dalle Regioni Veneto e Lombardia al ministro delle Infrastrutture, fondi europei e investitori interessati alla gestione dell’infrastruttura.
Il dialogo è aperto anche con Rete Ferroviaria Italiana (RFI), già impegnata nel potenziamento dei collegamenti tra Verona, l’aeroporto Catullo e il lago di Garda.
Una sinergia tra i progetti potrebbe rivoluzionare la mobilità gardesana, offrendo alternative sostenibili all’auto e rendendo più accessibili le bellezze dei territori interni.