Crisi idrica: i consigli di Coldiretti per risparmiare acqua
Dal rilascio lento di acqua all'innaffiatura notturna: ecco come fare
Gli accorgimenti per prendersi cura di giardini e piccole coltivazioni.
Risorse per consumo umano e agricolo
Undicesimo comandamento: non sprecare acqua. Ecco allora che Coldiretti e Campagna Amica suggeriscono alcuni piccoli accorgimenti per consumare meno acqua in un momento di siccità e salvare orti e piante in vaso. “In un momento di gravissima emergenza è necessario che le risorse idriche vengano concentrate sull'uso umano e su quello agricolo”, sottolinea l'organizzazione.
I suggerimenti di Coldiretti
Per innaffiare, ricorda Coldiretti Mantova, una buona soluzione può essere il riutilizzo dell’acqua di cottura di pasta, riso o verdure; ma per mantenere la terra dei vasi umida è importante 'pacciamarla', cioè ricoprirla con della paglia che rilascerà anche sostanze benefiche e favorirà la biodiversità del suolo.
Va bene anche un sistema d’irrigazione a goccia fai da te (riempire una bottiglia di acqua e chiuderla con il tappo dove andrà fatto un piccolo buco poi capovolgerla e posizionarla sul suolo) ma esistono anche appositi gel trattieni acqua per il rilascio lento.
Per chi può farlo resta sempre valido il consiglio di innaffiare la sera, così da ottimizzare il volume di acqua utilizzato, che non evapora subito a causa dell’irraggiamento solare.
Sono sempre più diffusi, anche come soluzione anti-stress, gli orti urbani e la coltivazione di piante da giardino o da terrazzo. Un passatempo che coinvolge tanto gli anziani quanto i giovani.
A Canneto sull'Oglio altissima specializzazione
A livello nazionale, afferma Coldiretti, il fenomeno della cura del verde è sostenuto dal lavoro ultra-specializzato di 27mila imprese, con circa 200mila addetti e 30mila ettari coltivati, impegnate nella filiera del florovivaismo tricolore, un'eccellenza del Made in Italy dal valore di oltre 2,57 miliardi di euro. E Mantova, con il distretto della latifoglia di Canneto sull’Oglio, è una delle realtà più dinamiche a livello nazionale, con una quota di export che supera ampiamente i 200mila euro.