"Bene la riduzione dei dazi, ma bisogna difendere a spada tratta il Made in Italy"
La posizione di Coldiretti dopo gli accordi Usa-Europa e l'invito all'UE a creare compensazioni per le filiere personalizzate"

Coldiretti Mantova si dice soddisfatta della riduzione dei dazi, ma chiede che il Made in Italy autentico venga difeso a spada tratta.
"Compensazioni europee per le filiere penalizzate"
Coldiretti Mantova si dice soddisfatta per il calo delle tariffe, ma al contempo chiede anche che vengano messe in campo compensazioni europee per le filiere penalizzate.
“L’accordo con tariffe al 15% è sicuramente migliorativo rispetto all’ipotesi iniziale del 30% che avrebbe causato danni fino a 2,3 miliardi di euro per i consumatori americani e per il Made in Italy agroalimentare. Tuttavia il nuovo assetto tariffario avrà impatti differenziati tra i settori e deve essere accompagnato da compensazioni europee per le filiere penalizzate anche considerando la svalutazione del dollaro. Dobbiamo aspettare di capire bene i termini dell’accordo e soprattutto di leggere la lista dei prodotti agroalimentari a dazio zero sui quali ci auguriamo che la Commissione Ue lavori per far rientrare, ad esempio, il vino che altrimenti sarebbe pesantemente penalizzato”.
Lo dice il presidente di Coldiretti Mantova, Fabio Mantovani, commentando l’accordo trovato tra Europa e Usa dopo l’incontro di ieri tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e la presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen.

"Difendere con fermezza le indicazioni geografiche"
Come già ribadito, Coldiretti sottolinea che non possono essere ammessi in Italia prodotti agroalimentari che non rispettano gli stessi standard sanitari, ambientali e sociali imposti alle imprese europee.
È fondamentale che l’Unione Europea continui a difendere con fermezza il sistema delle Indicazioni Geografiche, che rappresentano una garanzia di qualità e origine, e un presidio culturale ed economico del nostro cibo.
“Abbiamo sempre spinto per un accordo e per superare l’incertezza che stava creando danni seri alle nostre imprese. Gli Stati Uniti restano un mercato fondamentale, dove dobbiamo proteggere i consumatori dalle imitazioni del falso made in Italy – prosegue Mantovani –. Nel 2024 l’export agroalimentare da Mantova agli Usa ha superato i 36 milioni di dollari, mentre nei primi tre mesi del 2025 i valori hanno sfiorato gli 11 milioni di euro.
"In un mercato che", ribadisce il presidente di Coldiretti Mantova, "è già invaso da prodotti come il parmesan o il romano cheese made in Usa, dobbiamo portare avanti un’azione strutturale per promuovere il Made in Italy autentico e contrastare l’Italian sounding, che negli Stati Uniti provoca ogni anno perdite stimate in oltre 40 miliardi di euro”.