"dobbiamo esserci"

Bandiera dell'Ucraina sul palazzo comunale, sindaco Palazzi scende in piazza contro la guerra

Il primo cittadino ha invitato tutti i mantovani a unirsi alla manifestazione in scena in piazza Sordello proprio in queste ore.

Bandiera dell'Ucraina sul palazzo comunale, sindaco Palazzi scende in piazza contro la guerra
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Quanto sta avvenendo in Ucraina non può lasciarci indifferenti. Riguarda tutti noi. Riguarda l’Europa. Siamo di fronte ad un’invasione ingiustificata, contro il diritto internazionale, per sottomettere uno stato sovrano e la libertà del suo popolo di scegliere il proprio futuro. Al popolo ucraino rivolgo a nome di tutti i mantovani la vicinanza e il sostegno convinto della nostra città. Nel nostro comune risiedono 566 cittadini Ucraini. Donne e uomini che lavorano con noi, ogni giorno, nei servizi della nostra città, spesso prendendosi cura dei nostri anziani. È anche per loro, per la sofferenza che stanno provando per la loro terra, per i loro famigliari e amici, che dobbiamo unire la voce della nostra comunità alle voci che condannano l’attacco della Russia, che chiedono di tornare alla diplomazia, che vogliono pace. Sabato mattina alle ore 11 in piazza Sordello sarò con i sindacati e le associazioni della città per chiedere lo stop all’invasione russa. Nelle piazze di tutta Europa si alzi il grido di pace per il popolo ucraino.

Posizione netta, diffusa a mezzo social, del sindaco di Mantova Mattia Palazzi contro l'invasione ucraina da parte della Russia di Putin. Fuori dal palazzo comunale sventola il vessillo blu e giallo, a sostegno del popolo invaso.

Mantova in piazza per l'Ucraina

Oggi i mantovani faranno sentire la propria voce in supporto al popolo ucraino. Sabato 26 febbraio 2022, alle ore 11 in Piazza Sordello, i cittadini scendono in strada. L'iniziativa è organizzata dalle maggiori sigle sindacali, insieme ad Anpi, Arci, Acli, Mantova per la pace, Libera Mantova, Auser ed eQual. A caldeggiare la partecipazione all'evento anche il primo cittadino della città:

"Dobbiamo esserci. A chi dice che non conta niente chiedo di guardare alle migliaia di arresti di manifestanti in Russia. Sapevano a cosa andavano incontro, sapevano che non avrebbero fermato Putin, ma hanno scelto di opporsi, hanno scelto da che parte stare. Esserci conta, per tutti noi innanzitutto, perché quanto sta accadendo ci ricorda con ferocia che democrazia e pace, anche nella nostra europa, non sono più scontate. Manifestiamo perché vogliamo stare dalla parte del mondo libero, della pace, del popolo ucraino sotto assedio. Manifestiamo perché vogliamo stringerci alle centinaia di cittadini ucraini che vivono qui e che stanno soffrendo per la loro terra, per le loro famiglie, per i loro amici. Manifestiamo e siamo pronti ad accogliere coloro che scappano dalla guerra in Ucraina e che arriveranno in Italia".

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