Monzambano

Addio all'incrocio pericoloso a Monzambano: ora arriva la rotatoria

L'opera tra la provinciale 74 e le vie Belvedere e Marconi. Costo di 600mila euro: metà dal Comune e metà dalla Provincia

Addio all'incrocio pericoloso a Monzambano: ora arriva la rotatoria
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Una rotatoria al posto dell'incrocio pericoloso tra la provinciale 74 e le vie Belvedere e Marconi a Monzambano: intervento da 600mila euro.

Rotatoria all'incrocio pericoloso: fondi dalla Provincia

Contributo di 300mila euro da parte della Provincia di Mantova a favore del Comune di Monzambano per la realizzazione di una rotatoria all’incrocio tra la strada provinciale 74 e le vie Marconi e Belvedere. L’intervento sarà di competenza del Comune di Monzambano che svolgerà anche le funzioni di stazione appaltante.

L’incrocio infatti presenta un'elevata incidentalità, ancorché i flussi veicolari che interessano l’intersezione non siano particolarmente elevati.

"Necessaria la realizzazione dell'opera"

“La realizzazione dell’opera - si legge nel decreto firmato dal presidente della Provincia Carlo Bottani - è necessaria tenuto conto dello scarso grado di sicurezza che presenta l’attuale configurazione dell’incrocio. La pericolosità dell’intersezione è data dall’attuale geometria stradale che determina condizioni di quasi totale mancanza di visibilità per lo svolgimento di determinate manovre e condiziona a tal punto gli utenti da indurre alcuni a effettuare delle vere e proprie infrazioni, contrarie alle più elementari regole del Codice della Strada”.

L'area dove verrà realizzata la rotatoria:

Intervento da 600mila euro: metà dal Comune

Il costo dell’opera è stato quantificato in 600mila euro oltre alle spese di progettazione che verranno sostenute dal Comune di Monzambano.

Proprio il Comune, a fronte dell’emergenza sicurezza rilevata sull’incrocio e nell’intento di salvaguardare l’incolumità dei propri cittadini e di quelli delle comunità limitrofe, si è dichiarato disponibile ad accollarsi quota parte del costo dell’intervento per 300mila euro oltre alle spese di progettazione.

L’amministrazione provinciale si è resa disponibile a contribuire alla realizzazione dell’intervento, essendo su strada provinciale con un contributo appunto di 300mila euro.

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