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1170 profughi ucraini accolti negli hotspot di Mantova

Dall’inizio del conflitto in Ucraina, negli hotspot organizzati dall’ATS della Val Padana in collaborazione con le ASST di Crema, Cremona e Mantova, sono stati accolti e visitati secondo il protocollo di prima accoglienza 1760 profughi.

1170 profughi ucraini accolti negli hotspot di Mantova
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Per l'emergenza profughi ucraini è stato disposto l'accesso libero agli hotspot per le visite di prima accoglienza.

1170 profughi accolti negli hotspot di Mantova

Dall’inizio del conflitto in Ucraina, negli hotspot organizzati dall’ATS della Val Padana in collaborazione con le ASST di Crema, Cremona e Mantova, sono stati accolti e visitati secondo il protocollo di prima accoglienza 1760 profughi, di cui 590 nella provincia di Cremona e 1170 nella provincia di Mantova; l’affluenza agli ambulatori è stata più consistente nelle prime tre settimane, con oltre 400-500 visite a settimana, con una progressiva attenuazione nell’ultimo periodo.

Modalità di accesso agli hotspot

Si ritiene pertanto più funzionale, oltre che sostenibile, passare da una modalità di accesso agli hotspot su appuntamento (fissato dagli operatori di ATS) ad una modalità di accesso libero (senza necessità di prenotazione), nei giorni ed orari di seguito indicati:

Tutte le info per Mantova e provincia

Presso ASST Mantova - ATS della Val Padana, via dei Toscani, 1 – Mantova

  • Dal lunedì al venerdì – dalle 8 alle 16
  • Il sabato – dalle 8 alle 14

Nei tre Hotspot, il personale di ATS ed ASST, assistito da mediatori linguistici/traduttori e volontari, garantisce:

  1. iscrizione al sistema sanitario regionale,
  2. esecuzione di tampone di screening per la ricerca di SARS-CoV-2 (obbligatorio entro 48 ore dall’ingresso),
  3. fornitura di mascherine FFP2 per 5 giorni,
  4. anamnesi e offerta vaccinale anti- Covid-19 o per altre malattie trasmissibili, quali: difterite, tetano, pertosse, poliomielite, anti Morbillo, Parotite, Rosolia, Varicella, Epatite B.
  5. Viene inoltre effettuata dai medici USCA una valutazione sulle condizioni generali per l’eventuale successivo invio ad un secondo livello, con richiesta di visite specialistiche, psicologiche o consultoriale.
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