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Ecosistema Urbano 2025: Mantova seconda in Italia per performance sostenibili

Il report annuale di Legambiente premia le città lombarde più attente alla sostenibilità urbana: prima Trento, medaglia d'argento per la città del Mantegna

Ecosistema Urbano 2025: Mantova seconda in Italia per performance sostenibili

In Italia le città sono sempre più in affanno nel raggiungere performance ambientali sostenibili. La classifica dei 106 capoluoghi di provincia stilata da Ecosistema Urbano, il report annuale di Legambiente in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore, restituisce per il 2024 una fotografia in chiaroscuro.

Come riportato in un comunicato stampa diffuso da Legambiente, ancora nessuna città raggiunge il punteggio del 100% e cala al 54,24% la media del punteggio raggiunta dai capoluoghi, registrando un -3,8% rispetto a due anni fa quando si attestava al 56,41%. Se si guarda ai singoli capoluoghi, nel 2024 sono Trento (79,78 %) e Mantova (78,74%) le uniche città a superare la soglia di 75 punti e a dominare la classifica di Ecosistema Urbano ottenendo rispettivamente il primo e secondo posto.

In particolar modo, Mantova si posiziona seconda in Italia eccellendo in gestione idrica, raccolta differenziata, spazi pedonali e verde urbano, nonostante restino però ancora criticità sulla qualità dell’aria e sul trasporto pubblico.

Ecosistema Urbano 2025: Mantova seconda in Italia

Mantova conferma il suo ruolo di eccellenza nella classifica nazionale di Ecosistema Urbano, il report annuale di Legambiente dedicato alle performance ambientali delle città italiane. Seconda assoluta dopo Trento, la città del Mantegna mantiene un piazzamento di prestigio che evidenzia progressi concreti nella gestione delle risorse e nella qualità della vita urbana.

“Rigenerazione urbana vuol dire miglioramento dei parametri ambientali, non solo sviluppo edilizio, commenta Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia. “Le città hanno bisogno di una nuova normativa nazionale che tenga conto di tutti gli aspetti di interesse pubblico, ma le amministrazioni locali possono già fare la loro parte. Ecosistema Urbano premia le realtà lombarde, ma mette anche in luce sempre le stesse carenze, è il momento di agire per il futuro, non di conservare il presente”.

I punti di forza di Mantova

Settima lo scorso anno, ma ancora seconda nell’edizione 2023 di Ecosistema Urbano, la città del Mantegna si riporta in alto confermando buoni dati in alcuni degli indici più significativi dello studio come, ad esempio, nel calo nei consumi idrici dove il capoluogo lombardo scende dai 223 litri pro-capite giornalieri, tra i peggiori lo scorso anno, agli attuali 130, confermandosi al tempo stesso una delle città con le più basse percentuali di perdite della rete idrica: 16,3% (lo scorso anno si fermava però al 15,6%). Sempre tra le migliori città per quel che riguarda la percentuale di rifiuti raccolti in modo differenziato e avviati a recupero che quest’anno si conferma all’84% di raccolta differenziata, come lo scorso anno.

Mantova fa registrare un dato molto positivo anche nella superficie di suolo destinato ai pedoni, che cresce dai 27,3 mq/100 abitanti della passata edizione ai 90,1 di quest’anno. Un dato che, messo assieme ai già ottimi numeri relativi alle zone a traffico limitato, dove la città del Mantegna è seconda assoluta, e a quelli dello spazio dedicato alle infrastrutture per la ciclabilità (sesta assoluta con 28,37 m_eq./100 abitanti), disegna un ottimo quadro nella programmazione dell’utilizzo dello spazio pubblico urbano.

Si confermano buoni anche i numeri degli alberi piantati in area pubblica ogni 100 abitanti: 94, che le valgono il quarto posto assoluto in questo indice (erano 95 nella passata edizione).

Le criticità

Anche a Mantova però emergono, ben visibili tra le buone performance, alcune ombre. È il caso, ad esempio, della pessima qualità dell’aria dove, pur migliorando, non riesce a uscire dall’emergenza che avvolge però una intera area geografica ben definita: la pianura padana. Oppure l’elevata produzione dei rifiuti dove peggiora il già non esaltante dato della scorsa edizione, passando da 526 kg procapite annui agli attuali 541; oppure dei numeri legati ai passeggeri trasportati dal servizio di tpl dove Mantova passa dai 65 passeggeri annualmente trasportati nella passata edizione del rapporto ai 53 di quest’anno.

Verso città più sostenibili

Tra le diverse possibili strategie per azzerare le criticità il report indica anche i Climate City Contract, strumenti operativi che sanciscono un patto formale e politico tra le città, gli stakeholder locali e le istituzioni europee per accelerare la transizione ecologica su scala urbana.

Importante anche lavorare sulla qualità dell’aria, dove nessuna delle città italiane riesce a stare dentro i parametri stabiliti dalla OMS sulla salute umana, meno che mai le lombarde, attanagliate dagli stessi problemi di sempre, che non vedono soluzione.

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