Mafia e ‘ndrangheta in Lombardia sono tutt’altro che sconfitte I DATI DEL NUOVO RAPPORTO
Presentato il rapporto di ricerca "Monitoraggio della presenza mafiosa in Lombardia".
“La Lombardia non è più la Bella addormentata che dice che la mafia non c’è…”. Lo ha detto a chiare lettere oggi, lunedì 19 marzo 2019 Francesco Terragno di Regione Lombardia, in apertura dei lavori di presentazione di presentazione del secondo rapporto di ricerca “Monitoraggio della presenza mafiosa in Lombardia”, curato dalla Commissione antimafia presieduta da Monica Forte. Gli ha fato eco il dottor Fulvio Matone, direttore generale di Polis Lombardia, che ha sottolineato come questa indagine: “rappresenta un atto d’amore per la Lombardia e dimostra l’attenzione per chi mira a distruggere il bene della regione. Ma è necessario creare gli anticorpi e per questo è importante divulgare in tutte le sedi i risultati della ricerca”.
CLICCA QUI PER LA VERSIONE INTEGRALE DEL RAPPORTO
Nando Dalla Chiesa
Mafia e ‘ndrangheta in Lombardia sono tutt’altro che sconfitte
Mafia in lombardia: il nuovo rapporto
Nel 2017 Giunta e Consiglio regionale della Lombardia hanno incaricato PoliS-Lombardia di realizzare uno strumento finalizzato al monitoraggio della presenza mafiosa sul territorio lombardo, , iniziativa per la quale si è sviluppata una preziosa collaborazione con l’Osservatorio sulla Criminalità Organizzata dell’Università degli Studi di Milano, sotto la direzione del professor Nando Dalla Chiesa. I risultati più che positivi emersi da questo incarico hanno consentito la realizzazione di due edizioni di questo rapporto. Nel 2018 la prima edizione ha consentito di disegnare il profilo storico e le caratteristiche contemporanee della presenza mafiosa nella regione. “Nella seconda edizione, che si presenta oggi, abbiamo ritenuto, di intesa con l’Osservatorio sulla Criminalità Organizzata dell’Università degli Studi di Milano, di indagare il ruolo che le organizzazioni mafiose sono interessate a giocare nell’ambito dell’economia cosiddetta legale, con una particolare attenzione agli ambiti in cui Regione Lombardia ha compiti di regolazione del sistema degli interessi, di autorizzazione e di nomina politica” spiegano gli estensori del rapporto.
L’analisi
“A partire da alcune evidenze e dai dati resi disponibili si è quindi lavorato innanzitutto approfondendo le attività di indagine in attività economiche e settori dove l’evidenza dell’infiltrazione e la capacità di condizionamento si sono manifestati con maggiori intensità”. Le azioni di monitoraggio hanno riguardato: il ciclo del cemento, della terra e dei rifiuti, il commercio, il turismo, l’industria del divertimento, la sanità, le estorsioni, l’usura, le attività illegali e quelle legali, con approfondimenti sui casi di incendio connessi ai rifiuti.
Cemento e rifiuti
“Il ciclo del cemento, come ormai noto, rappresenta quasi per definizione la sede degli investimenti mafiosi. L’edilizia rientra storicamente tra gli interessi dei clan, tanto che (soprattutto nelle regioni centro-settentrionali) lo scioglimento per infiltrazioni mafiose delle amministrazioni comunali è spesso associato a una gestione incauta e, talora scellerata, delle commesse e degli appalti pubblici nel settore” si legge nel rapporto.
Lo smaltimento illegale dei rifiuti e, più in generale, i reati ambientali rappresentano un fenomeno criminale crescente in Lombardia. Nella classifica regionale dell’illegalità nel ciclo dei rifiuti stilata nel 2018 da Legambiente (cfr. Tabella 5), la Lombardia si posiziona all’ottavo posto a livello nazionale con 399 infrazioni accertate, e al primo tra le regioni del Nord, seguita da Piemonte (380) e Liguria (237). La classifica, disponibile anche su base provinciale indica Brescia, Bergamo, Como e Pavia come i territori in cui si concentrano i numeri più alti di infrazioni.
Gli incendi
LEGGI ANCHE Sistema di gestione dei rifiuti in Lombardia: istituita la Commissione d’inchiesta
Turismo
LEGGI ANCHE Metastasi, riconosciuta la mafia: 10 anni all’ex consigliere Palermo
Sanità
Le estorsioni
La criminalità straniera
La seconda parte del rapporto 2019 riguarda la criminalità straniera, pertanto agli approfondimenti scientifici e tecnici si accompagna la definizione di cinque mappe diversamente rappresentative della presenza delle organizzazioni malavitose sul territorio lombardo.