CRONACA

Chiuse le indagini sulla morte di Maria Campai: 17enne accusato di omicidio premeditato e occultamento di cadavere

La Procura per i Minorenni di Brescia chiude le indagini sul caso della 42enne trovata senza vita a Viadana

Chiuse le indagini sulla morte di Maria Campai: 17enne accusato di omicidio premeditato e occultamento di cadavere
Pubblicato:

Omicidio Maria Campai: il 17enne che la uccise accusato di omicidio premeditato e occultamento di cadavere. La Procura per i Minorenni di Brescia chiude le indagini sul caso della 42enne trovata senza vita a Viadana.

Incontro finito in tragedia

Un incontro nato online si è trasformato in una tragedia. Maria Campai, 42 anni, di nazionalità romena, è stata trovata senza vita il 27 settembre 2024 nel giardino di una villetta abbandonata a Viadana, dopo essere scomparsa il 18 settembre. La donna aveva detto di dover partecipare a un colloquio di lavoro, ma in realtà si stava incontrando con un giovane di 17 anni, conosciuto online. La tragica fine di Maria è stata causata da una violenza brutale, che ha portato all'arresto del giovane poco dopo il ritrovamento del corpo.

Omicidio premeditato

Le indagini, condotte dalla Procura per i Minorenni di Brescia e coordinate dalla sostituta procuratrice Carlotta Bernardini, hanno portato alla luce una dinamica di violenza premeditata. Secondo quanto emerso, il 17enne avrebbe strangolato Maria con una mossa di wrestling e poi l'avrebbe picchiata con calci e pugni, fratturandole cranio, sterno e costole.

Il giovane ha poi nascosto il cadavere poco distante, tra le foglie del giardino di una villa abbandonata di via Monteverdi, ritrovato poi sette giorni dopo il delitto. L'autopsia ha confermato l'orrore della violenza, ma non ha permesso di stabilire con certezza se ci fosse stato un abuso sessuale, in quanto il corpo era in avanzato stato di decomposizione.

Il movente

Il giovane ha confessato l'omicidio, ma la sua versione dei fatti non ha convinto gli investigatori. Secondo il 17enne, la violenza sarebbe scaturita da una discussione sul denaro: Maria gli avrebbe chiesto 350 euro anziché i 200 pattuiti per il rapporto sessuale.

Tuttavia, gli inquirenti ipotizzano che il movente fosse legato al rifiuto della donna di accettare pratiche sessuali richieste dal ragazzo. Prima dell'incontro, il giovane aveva effettuato ricerche online su sesso estremo e tecniche di uccisione a mani nude, suggerendo che la violenza fosse stata premeditata. Non è emerso, però, che il ragazzo avesse compiuto altri tentativi di violenza verso altre donne.

Rinvio a giudizio

Il processo per l'omicidio di Maria Campai sta per entrare nella sua fase cruciale. La procuratrice Bernardini ha annunciato che chiederà il rinvio a giudizio del giovane, attualmente detenuto nel carcere minorile Beccaria di Milano. Il ragazzo dovrà rispondere delle accuse di omicidio volontario premeditato e occultamento di cadavere.

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali