A Mantova tre uomini sono stati denunciati per aver svaligiato un negozio di parrucchiera aperto da appena dieci giorni, portando via attrezzature per circa 10mila euro. Grazie alle immagini di videosorveglianza, i Carabinieri hanno rintracciato i responsabili e recuperato l’intera refurtiva.
Il furto nel negozio appena aperto
Aveva da poco coronato il sogno di aprire un salone di parrucchiera a Mantova, frutto di un investimento importante tra forbici professionali, phon, smalti e attrezzature di valore. Ma appena dieci giorni dopo l’inaugurazione, il titolare – un 55enne – si è trovato il negozio completamente svuotato da ignoti durante la notte.
L’intervento dei Carabinieri
All’alba di venerdì 3 ottobre 2025 il proprietario, disperato, ha chiesto l’intervento dei Carabinieri. Sul posto è arrivata una pattuglia della Sezione Radiomobile di Mantova, affiancata dalla Sezione Operativa della Compagnia locale. Gli agenti hanno eseguito un sopralluogo accurato, acquisendo anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza pubblica presenti in zona.
Le indagini
In poche ore, grazie all’analisi dei filmati e al confronto con le banche dati delle Forze dell’Ordine, i militari hanno delineato con precisione la dinamica del furto. Le immagini mostravano chiaramente una banda di tre uomini mentre usciva dal negozio con la refurtiva stipata in una valigia e in diversi sacchi.
Seguendo le tracce lasciate dai sospettati, i Carabinieri sono risaliti fino alla loro abitazione, sempre a Mantova. Qui hanno fatto irruzione, trovando tutta la merce rubata e i tre uomini ancora presenti nell’appartamento.
Tre denunciati per furto aggravato
I sospettati – un 36enne, un 30enne e un 22enne, tutti di nazionalità tunisina e già noti alle Forze dell’Ordine – sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per furto aggravato in concorso. È emerso inoltre che il 30enne era già sottoposto alla misura di prevenzione dell’“avviso orale”, notificatagli appena venti giorni prima.
Refurtiva restituita
Il valore complessivo del bottino, non coperto da assicurazione, era di circa 10mila euro, tra attrezzature professionali, un computer portatile e il fondo cassa di poco superiore ai 100 euro. Tutto il materiale è stato recuperato e riconsegnato al proprietario, che ha ringraziato commosso i Carabinieri per la rapidità e l’efficacia delle indagini.
Il procedimento penale si trova nella fase delle indagini preliminari: la colpevolezza dei soggetti dovrà essere accertata in sede di processo, nel pieno contraddittorio tra le parti.