CRONACA

Le offrono un “lavoro” sui social, ma è una truffa: studentessa ci perde 4mila euro

Scatta la segnalazione alla polizia postale che rintraccia tre soggetti residenti tra Milano e Cuneo: tutti e tre denunciati

Le offrono un “lavoro” sui social, ma è una truffa: studentessa ci perde 4mila euro

La Polizia di Stato ha identificato e denunciato tre persone, ritenute responsabili di una truffa ai danni di una studentessa di Mantova, ingannata con false promesse di facili guadagni.

Studentessa 23enne truffata online

Una ragazza mantovana di 23 anni è stata vittima di una truffa online a seguito dell’inserimento in un gruppo di una piattaforma di messaggistica istantanea, dove le è stata offerta un’opportunità di lavoro apparentemente semplice e remunerativa. L’attività proposta consisteva nel mettere “like” a determinati video, operazione definita dai truffatori come “compiti”, con la promessa di un guadagno proporzionale.

Nei primi giorni, la vittima ha effettivamente ricevuto piccoli bonifici a titolo di retribuzione che sembravano confermare la legittimità dell’attività. Successivamente, le è stato richiesto di registrarsi su una piattaforma esterna, dove avrebbe potuto vedere i suoi guadagni e continuare l’attività, pagando però delle somme di denaro per sbloccare i fondi.

La 23enne mantovana è stata vittima di una truffa sui social
La 23enne mantovana è stata vittima di una truffa sui social

Le richieste di versamento aumentano sempre più

Nei giorni successivi, sono stati effettuati diversi bonifici bancari verso soggetti terzi, con importi crescenti, dietro continue rassicurazioni di compensi futuri e visibilità di saldi fittizi sulla piattaforma indicata. La truffa si è aggravata ulteriormente con il coinvolgimento di presunti insegnanti e di un sedicente direttore finanziario, che le hanno chiesto di effettuare ulteriori versamenti per correggere presunti errori nei compiti svolti.

Alla fine nessun guadagno: scatta la denuncia

Solo dopo aver effettuato trasferimenti per un importo complessivo di circa 4mila euro, la vittima ha scoperto di non poter accedere ai presunti guadagni e di essere stata truffata, procedendo quindi a sporgere denuncia alla la Polizia Postale di Mantova.

Uno scorcio della sede della Questura di Mantova
Uno scorcio della sede della Questura di Mantova

Le indagini, condotte dalla Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica di Mantova, hanno consentito di identificare tre soggetti, due donne residenti in provincia di Milano e un ghanese abitante in provincia di Cuneo, ritenuti responsabili di questa insidiosa truffa aggravata dall’aver commesso il fatto attraverso strumenti informatici. La modalità, infatti, è particolarmente subdola, poiché combina elementi di manipolazione psicologica della vittima, phishing e sfruttamento dell’aspettativa di un facile guadagno, facendo leva su piattaforme note e ampiamente utilizzate.

La Polizia di Stato invita tutti i cittadini a prestare la massima attenzione alle offerte di guadagno facile. È fondamentale verificare sempre l’autenticità di siti web e piattaforme prima di inserire dati personali o bancari. Si ricorda, inoltre, che nessuna proposta di lavoro seria richiede il versamento di denaro anticipato per poter accedere ai compensi.