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La locomotiva precipitata non è nella zona del cantiere: avanti col nuovo ponte sull’Oglio

A breve l'attuale manufatto verrà smontato. Gli operatori intanto stanno costruendo un'isola al centro del fiume per poggiarvi la pila 2

La locomotiva precipitata non è nella zona del cantiere: avanti col nuovo ponte sull’Oglio

Avanti con i lavori per il raddoppio della linea ferroviaria e con la costruzione del nuovo ponte: la locomotiva precipitata non interferisce con le opere.

Raddoppio ferroviario, cantiere a spron battuto

Proseguono i lavori al cantiere del raddoppio ferroviario Piadena-Mantova, opera commissionata, da Rete ferroviaria italiana con la direzione lavori di Italferr, entrambe società del Gruppo FS, al raggruppamento di imprese composto da Pizzarotti, Saipem, Icm, Salcef.

Durante queste settimane estive, in cui il cantiere non si è praticamente mai fermato, salvo per le forti piogge dell’ultima settimana di agosto, hanno avuto un particolare sviluppo i lavori per la realizzazione del nuovo ponte ferroviario in acciaio sul fiume Oglio, tra Bozzolo e Marcaria.

La locomotiva precipitata non è nella zona dei lavori

Completate la bonifica da ordigni bellici e la ricerca di materiali interferenti con la realizzazione della pila centrale (vecchi blocchi in calcestruzzo, elementi del ponte bombardato e materiale rotabile), le imprese che operano per conto della consortile La Bozzoliana stanno portando a termine la realizzazione di un’isola nel mezzo del fiume, che permetterà di costruire la pila 2 centrale.

Dalle ricerche effettuate, dunque, la locomotiva precipitata durante la Seconda Guerra Mondiale non si trova nell’area della pila centrale e non ne impedisce, quindi, la realizzazione.

Al momento comunque le lavorazioni sono sospese a causa della notevole crescita del livello dell’Oglio, in seguito alle abbondanti piogge di fine agosto e riprenderanno quando il livello si sarà abbassato.

Maxi-gru per rimuovere il ponte esistente

Inoltre, sono in via di completamento le piazzole dietro le due spalle del ponte esistente, dove verranno posizionate le maxi-gru che smonteranno il viadotto in acciaio esistente. L’operazione dovrebbe concretizzarsi alla fine del mese di settembre.

Mentre sono quasi del tutto completate le strutture di sostegno, cioè le pile in calcestruzzo, del cavalcaferrovia che sovrasterà la statale Cremonese e si collegherà alla sp 64 all’ingresso di Bozzolo.

Su questo viadotto e sull’altro che attraversa la sp 67 a Marcaria a ottobre prenderà il via il varo, cioè la posa degli impalcati metallici e di quelli in calcestruzzo.