Spari a salve contro le case di connazionali: due giovani nei guai a Moglia
Trovati con oppio e armi improprie, minacciano i Carabinieri durante i controlli: denunciati per minaccia, resistenza e possesso di stupefacenti

Due giovani indiani residenti a Moglia sono stati denunciati dopo aver sparato a salve contro le abitazioni di alcuni connazionali. Trovati in possesso di oppio, armi improprie e munizioni, hanno anche minacciato i Carabinieri durante gli accertamenti. Le indagini sono ancora in corso.
Due giovani denunciati
Una giornata iniziata con lo sparo di alcuni colpi di pistola a salve è finita con una perquisizione, il sequestro di droga e armi improprie e una denuncia per minacce e resistenza a pubblico ufficiale. Protagonisti della vicenda due giovani di origine indiana, di 29 e 26 anni, entrambi residenti a Moglia.
Spari a salve
Nel primo pomeriggio di venerdì 20 giugno 2025, i due avrebbero esploso alcuni colpi di arma da fuoco a salve contro alcune abitazioni private di connazionali, anch'essi residenti a Moglia. Il gesto, compiuto per ragioni ancora da chiarire ma ritenute futili, ha immediatamente fatto scattare l’intervento dei Carabinieri della stazione locale, con il supporto del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Gonzaga.
Sequestrate armi e oppio
Le rapide indagini hanno portato i militari a identificare nei due giovani i presunti autori dell’atto intimidatorio. Durante la perquisizione domiciliare sono stati rinvenuti e sequestrati una pistola a salve, oltre 200 cartucce a salve da 9 mm, due tirapugni, circa 30 grammi di polvere di papavero e un totale di oltre 100 grammi di oppio, suddivisi in 64 capsule sferiche e 15 capsule spezzate.
Minacce ai carabinieri
Accompagnati in caserma per gli accertamenti, i due giovani hanno assunto un comportamento ostile, provocatorio e ostruzionistico nei confronti dei militari. Dopo il sequestro dei loro telefoni cellulari, si sarebbero rifiutati di lasciare la caserma, arrivando persino a minacciare i Carabinieri. Solo dopo ripetuti inviti, i due si sono convinti ad andarsene.
Ora entrambi sono stati denunciati con l’ipotesi accusatoria di resistenza e minaccia a pubblico ufficiale, oltre che per detenzione di sostanze stupefacenti. Il procedimento penale si trova nella fase delle indagini preliminari: la colpevolezza dei due dovrà essere eventualmente accertata nel corso del processo, secondo quanto previsto dal principio del contraddittorio tra le parti.