Maxi controlli sul lavoro nelle campagne: scattano sanzioni, sequestri e denunce
Operazione in tutta la provincia. A Malcantone di Sermide e Felonica trovati 60 lavoratori stipati in quattro alloggi fatiscenti

Scatta il maxi controllo dei carabinieri nei campi contro il caporalato e il lavoro nero: denunce e sanzioni. 60 operai stipati in quattro appartamenti.
Maxi controllo dei Cc nel lavoro nei campi
I carabinieri del comando provinciale di Mantova e i carabinieri del gruppo per la tutela del lavoro di Milano, hanno svolto un’attività di contrasto ai fenomeni distorsivi del mercato del lavoro, controllando in due giornate (martedì 10 giugno 2025 e giovedì 12 giugno 2025) ben 14 aziende agricole di cui 11 sono risultate irregolari. Sono state individuate situazioni che necessitano ulteriori approfondimenti ma che in due casi sono state riscontrate come forme di intermediazione illecita e sfruttamento lavorativo (caporalato).

I numeri dell'operazione
Nelle due giornate sono stati controllati dai carabinieri 14 obiettivi di coltivazioni in serra ed in campo aperto, conseguendo i seguenti risultati:
- 14 aziende controllate di cui 11 irregolari
- 10 persone deferite all’Autorità Giudiziaria di cui 5 stranieri
- Su 255 lavoratori identificati, otto sono risultati “in nero”, tra questi 5 erano anche clandestini
- Per tre aziende è stato adottato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale (2 per gravi violazioni in materia di sicurezza ed 1 sia per lavoro nero che per gravi violazioni in materia di sicurezza)
- Comminate ammende per circa 38mila euro
- Contestate sanzioni amministrative per circa 40mila euro.
I risultati dei controlli
Tra i vari imprenditori deferiti, due sono stati ritenuti responsabili del reato di caporalato poiché approfittavano della condizione di bisogno dei lavoratori e otto a vario titolo per le violazioni in materia di salute e sicurezza dei luoghi di lavoro, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e utilizzo di manodopera straniera senza regolare titolo di soggiorno.

Il servizio di controllo dei carabinieri, nelle due giornate svoltesi in provincia, è stato orientato a:
- verificare la corretta applicazione del contratto nazionale e dei contratti territoriali
- verificare le violazioni della disciplina in materia di orario di lavoro e dei riposi
- accertare le violazioni sulle modalità di pagamento delle retribuzioni e la loro equità in relazione all’orario di lavoro prestato e al contratto applicato
- verificare la violazione della disciplina sull’impiego di lavoratori extra UE
- accertare le esternalizzazioni illecite / fraudolente di manodopera e gli appalti e distacchi illeciti
- verificare lo sfruttamento del lavoro
- accertare l’irregolarità contributiva
Intervento dei carabinieri da tutta la Lombardia
Sono stati costituiti, nella provincia di Mantova, cinque gruppi ispettivi composti dai militari dei Nuclei Ispettorato del Lavoro di Mantova, Bergamo, Brescia, Cremona e del Nucleo Operativo del Gruppo di Milano che, con il supporto dei carabinieri territorialmente competenti, hanno proceduto al controllo degli obiettivi individuati per la circostanza.
Sono stati impiegati complessivamente 70 militari dell’Arma dei Carabinieri, di cui oltre 30 del Gruppo Carabinieri Tutela del lavoro (Nuclei Ispettorato del Lavoro di Mantova, Brescia, Bergamo, Cremona e Nucleo Operativo del Gruppo CC Tutela lavoro di Milano).

L’Arma dei Carabinieri rivolge da sempre la propria attenzione verso i componenti della società più esposti a tale rischio (a volte anche più fragili), tra cui i lavoratori dipendenti, attraverso l’azione di controllo sul rispetto della legislazione vigente in materia di lavoro impiegando, l’articolazione del Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro.
Dove si sono svolti i controlli
I controlli, effettuati su tutto il territorio della provincia di Mantova ed in particolare nei comuni di Guidizzolo, Piubega, Castel Goffredo, Villimpenta, Sermide e Felonica, Sabbioneta, Castellucchio e Magnacavallo, portano alla luce gravi situazioni di sfruttamento nei territori di Sermide e Felonica dove, come accennato, veniva deferito un cittadino di origine pakistana e nel territorio di Villimpenta dove veniva deferito un imprenditore locale.
Ben 60 lavoratori in condizioni di estremo degrado
Inoltre, i carabinieri dei vari Nuclei Ispettorato del lavoro, unitamente ai carabinieri della Compagnia di Gonzaga, anche in collaborazione con l’indispensabile e qualificato apporto polizia locale del Comune di Sermide e Felonica e con il personale Ats Val Padana e dell’ufficio tecnico del citato comune, hanno effettuato un sopralluogo congiunto presso un immobile composto da quattro appartamenti sito in via Ariosto nella frazione Malcantone del comune di Sermide e Felonica, dove venivano ospitati 60 lavoratori extra UE, riscontrando uno stato di estremo degrado e precarie condizioni igienico-sanitarie e strutturali dell’immobile.

A seguito del lavoro congiunto e alle gravi condizioni in cui vivono numerosi lavoratori stagionali stranieri, ospitati in tale immobile, il vicesindaco del Comune di Sermide e Felonica nella giornata di giovedì 12 giugno 2025 ha emesso una ordinanza contingibile e urgente di sgombero e interdizione all’uso per condizioni di inagibilità strutturale e inabilità igienico-sanitaria dell’edificio in questione, sgombero che è stato attuato nel tardo pomeriggio stesso dalla Polizia Locale di Sermide e Felonica unitamente ai carabinieri della Compagnia di Gonzaga.