Alto Mantovano

Il centro per l'impiego di Castiglione delle Stiviere si sposta, spesi 2 milioni per la nuova sede

La struttura si trova in viale Longhi ed è attualmente di proprietà della Società Galvan Sposa S.R.L

Il centro per l'impiego di Castiglione delle Stiviere si sposta, spesi 2 milioni per la nuova sede
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Lo spostamento dalla sede attuale di via Maestri del Lavoro si è reso necessario a causa delle condizioni di degrado dell'edificio.

Il CPI di Castiglione cambia sede

La Provincia acquisterà una nuova sede per il Centro per l'Impiego di Castiglione delle Stiviere. Il Consiglio Provinciale di Mantova ha approvato all'unanimità l'acquisto di un nuovo immobile destinato a diventare la sede del CPI per l'Alto Mantovano.

La struttura, attualmente di proprietà della Società Galvan Sposa S.R.L., si trova in viale Longhi 44 e rappresenta una soluzione per migliorare i servizi offerti ai cittadini. L'operazione rientra negli interventi previsti dal Piano di Potenziamento dei Centri per l'Impiego finanziato attraverso il PNRR.

La vecchia sede era fatiscente

Lo spostamento dalla sede attuale di via Maestri del Lavoro si è reso necessario a causa delle condizioni di degrado dell'edificio e della mancanza di spazi adeguati per garantire la riservatezza delle persone e l'efficace attivazione delle misure di politica attiva del lavoro.

A dicembre dello scorso anno, la società Galvan Sposa ha presentato un'offerta economica per la vendita dell'immobile, comprensiva delle lavorazioni necessarie per la sua trasformazione chiavi in mano nella nuova sede del Centro per l'Impiego. La proprietà si è impegnata a consegnare l'immobile nei tempi previsti.

Acquisto da 2 milioni di euro

L'acquisto dell'immobile avverrà per un valore di 2 milioni e 74mila euro, oltre alle spese notarili, di registro e di bollo necessarie per la stipula del preliminare e del rogito definitivo. La sottoscrizione del contratto preliminare d'acquisto prevede anche la stipula del contratto per realizzare gli interventi di adeguamento sismico e di rifunzionalizzazione degli spazi.

Inoltre, l'immobile dovrà rispettare le disposizioni urbanistiche ed edilizie vigenti ma anche i vincoli paesaggistici e ambientali. Il tutto in linea con la normativa sul principio DNSH (Do No Significant Harm) e con le prestazioni energetiche richieste dalle normative di riferimento.

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