18enne tenta una truffa nel Mantovano, ma la vittima è un ex poliziotto che lo fa arrestare
Contemporaneamente all'arresto del giovane, sono state trovate e denunciate due complici di 20 e 25 anni
L’ex agente non si è lasciato sopraffare. Avvisata la moglie, ex funzionario della Questura, è scattata immediatamente la segnalazione alla Sala Operativa della Polizia.
18enne tenta la truffa, ma la vittima è un poliziotto
Un'operazione brillante della Polizia di Stato ha portato all’arresto di un giovane di 18 anni e alla denuncia di due ragazze di 20 e 25 anni per il reato di tentata truffa aggravata in concorso. La vicenda si è verificata nel pomeriggio di sabato 14 dicembre 2024 quando i truffatori hanno cercato di mettere in atto un piano ben orchestrato ai danni di un ex poliziotto.
La truffa ha avuto inizio con una telefonata sul telefono fisso dell’abitazione della vittima. Un uomo, spacciandosi per un carabiniere della Stazione di Mantova, ha informato l’ex poliziotto che il figlio aveva provocato un grave incidente investendo una bambina di 8 anni ora ricoverata in condizioni disperate.
"Mi dia 4800 euro e suo figlio non avrà problemi"
Mentre il sedicente carabiniere dipingeva un quadro drammatico, un altro soggetto ha contattato la vittima sul cellulare presentandosi come avvocato. Il legale fake ha spiegato che era già in corso una trattativa con la famiglia della bimba investita che sarebbe stata disposta a ritirare la denuncia in cambio della somma di 4800 euro e alcuni monili d’oro.
Nonostante il tentativo di manipolazione, l’ex poliziotto non si è lasciato sopraffare. Avvisata la moglie, ex funzionario della Questura, è scattata immediatamente la segnalazione alla Sala Operativa della Polizia. La Squadra Mobile è intervenuta rapidamente organizzando un’operazione per cogliere in flagrante i truffatori.
Denunciate due complici 20enni
Gli agenti si sono appostati nella zona del presunto incontro tra la vittima e i truffatori preparandosi a intervenire. Poco dopo, un 18enne è arrivato sul luogo parlando al telefono con un accento campano e si è poi presentato come carabiniere alla vittima. Proprio in quel momento, i poliziotti lo hanno bloccato e posto in stato di fermo.
Le indagini non si sono fermate con l’arresto del giovane. Gli agenti hanno individuato, in una via parallela del centro cittadino, una macchina parcheggiata ma pronta a partire. A bordo si trovavano due ragazze, visibilmente nervose, che hanno fornito spiegazioni contrastanti sulla loro presenza in zona.
Gli accertamenti successivi hanno rivelato che entrambe erano in costante contatto con il 18enne fermato poco prima. Al termine degli accertamenti di rito, il ragazzo è stato tratto in arresto mentre le due complici sono state denunciate in stato di libertà.