Non si ferma all'alt dei Carabinieri e parte l'inseguimento, 25enne va a sbattere contro un'auto a Porto Mantovano
Dopo la brusca fine della fuga, i militari sono riusciti ad arrestare il giovane conducente nonostante opponesse resistenza
Il giudice ha disposto il rilascio del giovane con l’applicazione della misura cautelare del divieto di ritorno nella provincia di Mantova.
Non si ferma e parte l'inseguimento a Roverbella
Oltre a quella di Viadana, un’altra operazione di controllo del territorio è stata condotta dai Carabinieri nel corso pomeriggio di mercoledì 20 novembre 2024, questa volta a Roverbella, e non sono mancati momenti di agitazione. Si è infatti verificato un inseguimento ad alta tensione, culminato con l’arresto di un giovane a Porto Mantovano.
L’intervento faceva parte di un piano straordinario predisposto dal Comandante Provinciale dei Carabinieri di Mantova per contrastare i furti in abitazione nella zona. I militari di Roverbella hanno notato un’auto sospetta con tre persone a bordo e hanno intimato loro l'alt. A quel punto, il conducente ha tentato una fuga precipitosa.
25enne va a sbattere contro un'auto
Ne è scaturito un inseguimento degno di un film di azione tra le strade della provincia con manovre pericolose e rotatorie affrontate contromano. La corsa si è conclusa bruscamente nella frazione di Bancole, in via Garibaldi, quando l’auto in fuga è finita contro una vettura parcheggiata.
I Carabinieri sono riusciti a bloccare il conducente, un 25enne di origine straniera residente a Milano. Gli altri due occupanti sono fuggiti a piedi facendo perdere le loro tracce nelle vie circostanti. L’arresto non è stato semplice perché il giovane ha opposto resistenza energica costringendo i militari a un intervento deciso per immobilizzarlo e condurlo in caserma.
La vettura utilizzata dai fuggitivi, risultata noleggiata e mai restituita, è stata sequestrata. Il 25enne è stato arrestato con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale e trattenuto in attesa dell’udienza per direttissima, avvenuta il 21 novembre. Il giudice ha disposto il rilascio del giovane con l’applicazione della misura cautelare del divieto di ritorno nella provincia di Mantova.