Mantova

Pugni e calci a un minorenne, poi per fuggire si tuffa nel Rio in centro a Mantova

Il giovane soccorso dalla polizia locale che poi si mette alla ricerca dell'aggressore, trovato riemerge dal corso d'acqua

Pugni e calci a un minorenne, poi per fuggire si tuffa nel Rio in centro a Mantova
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Un 17enne preso a calci e pugni da un 32enne che poi per fuggire si tuffa nel Rio in centro a Mantova: rintracciato dalla locale mentre riemerge.

Un 17enne preso a calci e pugni in centro città

Forse voleva derubarli. Forse, invece, l'intenzione era solo quella di aggredirli. O chissà che altro. Sta di fatto che nella serata dello scorso sabato 26 ottobre 2024, nelle vicinanze dei giardini Viola, nel pieno centro di Mantova, all'improvviso è scoppiato un parapiglia tra varie persone.

Giusto in quel momento in quella zona stavano passando due agenti della polizia locale del Comune di Mantova che, vista la situazione, intervenivano in modo immediato.

La zona dei giardini Viola e, a fianco, il Rio:

Al loro arrivo, dal gruppo, sbucava un 17enne residente in città che spiegava di essere stato aggredito con un pugno al volto e alcuni calci alle gambe da un soggetto in quel momento non ancora identificato.

L'aggressore per fuggire si tuffa nel Rio

L'aggressore, nel frattempo, si era dato alla fuga. Un solo istante, infatti, e sia gli agenti che il gruppo rimasto sul posto dopo il parapiglia, vedevano un soggetto tuffarsi nel Rio.

A quel punto gli agenti facevano intervenire un'ulteriore pattuglia della polizia locale. Mentre gli agenti iniziavano l’ispezione della parte sottostante il Lungorio, notavano che l’uomo, un 32enne anch’egli di città, risaliva dal Rio arrampicandosi alle condotte metalliche.

Controlli della polizia locale in centro a Mantova
Controlli della polizia locale in centro a Mantova

A quel punto il soggetto veniva bloccato dagli agenti i quali, dopo essersi sincerati che non avesse riportato lesioni, lo identificavano. Il minorenne invece veniva riaffidato al genitore, nel frattempo fatto intervenire sul posto; il ragazzino veniva reso edotto della possibilità di sporgere querela per le percosse ricevute.

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