Botte e violenza psicologica al 14enne per obbligarlo a spacciare: tre in arresto
Manette per un 27enne, la sorella 30 e la 45enne compagna di lui. Nei guai anche per una pistola con matricola abrasa
I carabinieri hanno arrestato tre soggetti per spaccio, detenzione di arma clandestina e maltrattamenti: obbligavano un 14enne a cedere gli stupefacenti.
Indagini partite dalla mamma al parco con figli, pistola e coca
Le indagini erano partite ancora a metà dello scorso mese di aprile. Quel giorno infatti al parco Yoghi a Cerese di Borgo Virgilio erano stati fatti intervenire i carabinieri: qualcuno infatti aveva notato una donna che si stava comportando in modo piuttosto strano.
L'ingresso del parco Yoghi a Borgo Virgilio, dove era stata trovava la 30enne:
Dagli accertamenti dei Cc era emerso che la 30enne, nonostante si trovasse nel parco insieme ai due figli, aveva con sé nientemeno che un etto di cocaina, mezz'etto di hashish e una pistola con matricola abrasa con 20 cartucce. In quell'occasione la 30enne, di origine albanese, era stata arrestata.
Arrestati anche il fratello e la compagna di lui
Da quell'episodio di metà aprile erano quindi partite le indagini. E così si è scoperto che, almeno secondo le indagini dei carabinieri, la 30enne avrebbe fatto parte di una sorta di sodalizio familiare-criminale dedito in particolar modo allo spaccio di stupefacenti.
Nella mattinata di ieri, mercoledì 30 ottobre 2024, una quindicina di carabinieri del Comando provinciale di Mantova, supportata da due unità cinofile antidroga e antiesplosivo del Nucleo di Casatenovo, in provincia di Lecco, hanno arrestato la 30enne e suo fratello 27enne, entrambi di origine albanese, e la compagna del 27enne - una donna italiana di 45 anni.
Spaccio tra Borgo Virgilio e Bagnolo San Vito
Secondo le indagini, i tre da febbraio a luglio 2024, avrebbero messo in piedi un fiorente giro di droga in particolare tra i comuni di Borgo Virgilio e Bagnolo San Vito, con innumerevoli cessioni di dosi di stupefacente di varia natura a favore degli assuntori della zona.
L’attività di indagine è stata condotta dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Mantova, mediante classici servizi di pedinamento e osservazione, supportati da attività tecnica, sotto il coordinamento e la direzione della Procura.
Il 14enne costretto a spacciare
Ma l'attività di spaccio non sarebbe stata condotta solamente dai tre arrestati. In tale contesto infatti sarebbe stato coinvolto anche un ragazzino di 14 anni, sempre facente parte del nucleo familiare: il giovanissimo sarebbe stato costretto a spacciare e a vendere ai vari acquirenti dosi di cocaina, crack e hashish.
Non solo. Di fronte a possibili reticenze da parte del 14enne, il trio non avrebbe mostrato timori ad usare violenza fisica e psicologica nei suoi confronti.
Alla fine i tre (il 14enne non è imputabile) sono stati arrestati con le accuse di traffico illecito di sostanze stupefacenti, induzione allo spaccio di minore non imputabile, maltrattamenti in famiglia verso minori, detenzione, porto e ricettazione di arma clandestina. Nell'abitazione, grazie al fiuto del cane Ocsi, sono stati trovati 15 grammi di cocaina già suddivisa in singole dosi e un bilancino elettronico di precisione.