Il funerale

L'ultimo saluto a Maria Campai, la 42enne uccisa a Viadana seppellita vicino al fratello morto da poco

Alla cerimonia funebre, svolta con rito ortodosso in Transilvania, erano presenti anche i due figli di 23 e 21 anni

L'ultimo saluto a Maria Campai, la 42enne uccisa a Viadana seppellita vicino al fratello morto da poco
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Mentre la comunità della città di Turda si è stretta intorno alla famiglia, continuano le indagini. Il minorenne, che ha confessato di averla uccisa, si trova attualmente in carcere con l'accusa di omicidio volontario premeditato e occultamento di cadavere.

L'ultimo saluto a Maria Campai

Un'intera comunità si è riunita ieri, domenica 6 ottobre 2024, nella piccola città di Turda, in Romania, per l’ultimo saluto alla 42enne Maria Campai, uccisa lo scorso 19 settembre a Viadana. Il funerale è stato celebrato con rito ortodosso e ha visto la partecipazione di numerosi parenti, amici e concittadini, profondamente scossi dal tragico femminicidio.

Maria Campai

Solo due mesi fa, la famiglia Campai aveva già subito un altro lutto con la perdita di uno dei fratelli di Maria. Erano in sei, ora sono rimasti in quattro. La vittima era originaria della regione della Transilvania e negli ultimi anni viveva a Parma con la sorella Roxana, dopo essersi separata dal marito, che vive in Toscana con i due figli della coppia. I ragazzi, Manuel di 23 anni e Giacomo di 21, erano presenti al funerale.

Il cimitero in cui dovrebbe essere stata seppellita Maria:

Roxana ha svolto un ruolo cruciale nell'indagine che ha portato all'arresto del presunto assassino, uno studente di 17 anni che ha ha confessato di averla uccisa stringendo braccio e avambraccio intorno al collo, e anche ieri ha ribadito la richiesta di giustizia per Maria.

Accusato di omicidio volontario premeditato

Il minorenne si trova attualmente in carcere con l'accusa di omicidio volontario premeditato e occultamento di cadavere. Secondo le sue dichiarazioni, rilasciate a Mattino 4, il ragazzo avrebbe scelto Maria in base al profilo social. Insieme avrebbero pattuito una cifra di 200 euro per le prestazioni sessuali consumate nel garage di via Monteverdi a Viadana.

"Non ho mai avuto la ragazza, al massimo alcuni amori non ricambiati. Non era la prima volta che pagavo - ha dichiarato il 17enne - Lei l'ho scelta in base al profilo, non aveva la foto. Quando l'ho vista appariva diversa dalla descrizione. Avevo 350 euro, lei li voleva tutti".

Tutto sarebbe iniziato quindi da una discussione sul prezzo da pagare, questa è la versione dell'assassino. Versione che cozzerebbe con le ricerche online ritrovate nella cronologia del ragazzo.

Uno scatto condiviso dal giovane sui social

Aveva cercato come uccidere per soffocamento

Gli inquirenti stanno infatti vagliando una realtà molto diversa. Prima dell'omicidio, il giovane aveva cercato online informazioni su come "uccidere per soffocamento", un dato che suggerirebbe una premeditazione. Inoltre, secondo quanto emerso dal programma Quarto Grado, il 17enne avrebbe manifestato ammirazione per Filippo Turetta, l'assassino di Giulia Cecchettin

Inoltre avrebbe cercato informazioni su come eliminare le tracce di Dna in merito al caso di Yara Gambirasio, elementi che aggravano ulteriormente la sua posizione. Ora, mentre il giovane arrestato attende il processo, la famiglia di Maria spera che la giustizia possa fare il suo corso e che chi l'ha uccisa paghi per ciò che ha fatto.

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