Focolaio di scabbia in una rsa del Mantovano, stop alle visite dei parenti
Sono venti gli ospiti della casa di riposo colpiti dalla malattia, ma sono stati contagiati anche alcuni operatori sanitari
Il trattamento della scabbia prevede l’applicazione di lozioni o creme medicate per eliminare l’acaro responsabile del forte prurito.
Schinevoglia, focolaio di scabbia nella rsa
Allarme nella casa di riposo “Scarpari Forattini” di Schivenoglia, piccolo comune della provincia di Mantova ai confini con l’Emilia Romagna, dove è stato scoperto un focolaio di scabbia. La situazione, monitorata con grande attenzione, ha spinto la direzione della struttura a mettere in atto misure straordinarie per arginare il contagio.
A partire da venerdì 20 settembre 2024, le visite dei parenti sono state sospese a tempo indeterminato, una decisione presa per ridurre al minimo il rischio di ulteriori contagi. Fino ad ora sono venti gli ospiti della rsa colpiti dalla scabbia, ma sono stati contagiati anche alcuni operatori sanitari.
Avviata la profilassi, trattamenti per i contagiati
La struttura ha subito informato l'Ats Val Padana e il Comune guidato dal sindaco Paolo Oppini. Successivamente, è stata immediatamente avviata la profilassi con l'applicazione di trattamenti specifici sia agli ospiti che agli operatori colpiti. La scabbia, sebbene non pericolosa per la vita, è altamente contagiosa e provoca un intenso prurito che peggiora durante le ore notturne.
Le zone più frequentemente colpite sono i polsi, gli spazi tra le dita delle mani e dei piedi, l'ombelico, il girovita, e altre aree delicate come ascelle e genitali. Il trattamento della scabbia prevede l’applicazione di lozioni o creme medicate per eliminare l’acaro responsabile, accompagnato da una rigorosa igiene personale e della biancheria.
Nonostante la terapia sia efficace, il prurito può persistere per alcune settimane anche dopo la scomparsa del parassita. A Schinevoglia, i protocolli di prevenzione sono già in corso e il presidente della casa di riposo ha dichiarato che tutti gli sforzi sono concentrati sul contenimento del contagio con l’auspicio di riportare la situazione alla normalità nel più breve tempo possibile. Nonostante la sua rapida diffusione, è una malattia facilmente risolvibile.
È dal mese di Luglio che oss segnalavano ai medici che un pz in particolare era ricoperto da rossore e croste molto evidenti, punti rossi e addirittura dolenti ( addirittura qualcuno disse già che si trattava di scabbia)…. Ma nulla a quanto pare è stato fatto nonostante i “luminari” in servizio in questa struttura. Mi auspico un controllo rigoroso di ATS e NAS subito… non solo per la scabbia sia chiaro.