Dramma a Mantova: picchia la moglie per anni e poi tenta il suicidio per convincerla a non lasciarlo
Il figlio minorenne della coppia è tornato da scuola e ha trovato il padre incosciente con un cavo stretto intorno al collo
Nel cercare di comprendere le ragioni del gesto disperato, i poliziotti hanno scoperto gli abusi subiti dalla moglie. Il tentativo di suicidio era un modo per manipolarla e spingerla a tornare a casa dopo che, stanca delle violenze, era scappata.
Tenta il suicidio a Mantova, salvato dagli agenti
I poliziotti della Squadra Volante di Mantova erano intervenuti per un tentato suicidio e, giunti sul posto, hanno scoperto che dietro questo tragico episodio si celava una storia di abusi e soprusi nascosta tra le mura domestiche. Tutto è iniziato con una chiamata d'emergenza.
Un giovane minorenne è rientrato da scuola e ha trovato il padre incosciente sul pavimento di casa con un cavo del computer stretto attorno al collo. Senza perdere tempo, il ragazzo ha allertato i soccorsi. La Polizia è giunta sul posto tempestivamente e gli agenti hanno subito tagliato il cavo che impediva all’uomo di respirare.
Trasportato in ospedale d'urgenza
Nonostante la criticità del momento, sono riusciti a salvargli la vita. Il padre del ragazzino è stato poi trasportato d'urgenza all’ospedale per ricevere le cure necessarie. Ma quella che sembrava inizialmente una tragedia personale si è rivelata ben presto una vicenda molto più complessa.
Nel cercare di comprendere le ragioni del gesto disperato, i poliziotti hanno parlato a lungo con i familiari presenti percependo subito che c’era qualcosa di non detto, una verità più profonda e inquietante che si nascondeva dietro la facciata. Dialogando, sono riusciti a guadagnarsi la fiducia della moglie che ha rivelato la sua drammatica realtà.
Picchiava la moglie da anni
Da anni, infatti, era vittima di continue violenze fisiche e psicologiche da parte del marito. Gli abusi, ha spiegato la donna, erano culminati proprio quella mattina quando l'uomo aveva tentato il suicidio per convincerla a tornare a casa dopo che lei, stanca di subire, aveva deciso di lasciare l’abitazione per rifugiarsi dai suoi familiari.
La donna ha infine trovato il coraggio di denunciare formalmente il marito raccontando ai poliziotti anni di sofferenza e maltrattamenti. Gli agenti l'hanno assistita nel lungo e delicato processo di denuncia anche grazie all’attivazione del codice rosso, un protocollo specifico che prevede interventi rapidi a tutela delle vittime di violenza domestica.
Durante il colloquio, i poliziotti le hanno spiegato come anche l'estremo gesto del marito rappresentasse una forma di manipolazione e violenza psicologica rendendole chiaro che non era sola in questa battaglia. Attualmente, le indagini sono ancora in corso e si attende il proseguimento del procedimento giudiziario.