Aggressioni e minacce a sindaco, carabinieri e polizia locale: condannato ai domiciliari
Il 58enne di San Michele in Bosco Alfredo Bissolati si era presentato in municipio sventolando un coltello. Poi la fuga e l'arresto
Un 58enne di San Michele in Bosco di Marcaria condannato a 16 mesi di domiciliari dopo aggressioni e minacce a sindaco, carabinieri e polizia locale.
16 mesi di domiciliari dopo aggressioni e minacce
E' stato condannato a 16 mesi di arresti domiciliari 58enne di San Michele in Bosco Alfredo Bissolati per le aggressioni e le minacce al sindaco di Marcaria Alberto Malatesta, alla polizia locale (e alla comandante Monica Allegri) e ai carabinieri della locale stazione, che erano tempestivamente intervenuti.
La sentenza è stata emanata nella giornata di ieri, lunedì 9 settembre 2024, dal Tribunale di Mantova.
Sventola un coltello in Comune e minaccia tutti
L'episodio si era verificato lo scorso sabato 15 giugno 2024. Il 58enne, stando a quanto ricostruito, era arrivato una prima volta in municipio nella tarda mattinata, per poi fare ritorno sui propri passi senza nemmeno scendere dall'auto.
Dopo poco però era tornato in Comune. A quel punto si era diretto verso l'ufficio della polizia locale, chiedendo di parlare con la comandante. L'operatore però aveva spiegato che la comandante in quel momento era in ferie. A quel punto il 58enne, alzando sempre di più i toni, aveva estratto dalla tasca un coltello e aveva iniziato a sventolarlo in faccia all'operatore, spiegando che avrebbe dovuto "uccidere la comandante".
Data la situazione, nel giro di pochi istanti era nato un parapiglia tra grida e minacce. A quel punto era arrivato anche il sindaco Malatesta: anche nei suoi confronti da parte del 58enne erano scattate pesanti minacce di morte, sempre coltello alla mano.
La fuga e poi l'aggressione ai carabinieri
Data la malaparata, subito era scattato l'allarme ai carabinieri, i quali di erano messi subito in movimento. Nel mentre però il 58enne era fuggito dal municipio. I carabinieri, sulle sue tracce, non ci avevano poi messo molto a scovarlo: lo avevano trovato in un bar di San Michele in Bosco, dove aveva provato a rifugiarsi.
A quel punto, alla vista dei militari, il 58enne era partito di nuovo con minacce di morte sferrando nel contempo un calcio ad un carabiniere donna.
La frazione di San Michele in Bosco, dove il 58enne abita e nel cui bar è stato trovato dai Cc:
Arrestato, nel tentativo di impedire la perquisizione domiciliare, nuove minacce ai carabinieri: questa volta con un paio di forbici e un coltellino svizzero. Non pago, prima di venire portato in carcere mettendo fine ad una mattinata di follia, il 58enne aveva anche provato a scagliare una grata in ferro addosso ad uno dei militari intervenuti.
Sulla sua auto - una Fiat Panda - erano stati trovati anche una spranga e una mazzetta da muratore.