Grande successo

Francesca Fagnani racconta Roma criminale al Festivaletteratura: "Una versione crime di Belve? Non è detto che non si faccia"

Il tendone di Piazza Castello era gremito di spettatori per Fagnani e per il giornalista Gigi Riva, ecco il nostro racconto dell'evento

Francesca Fagnani racconta Roma criminale al Festivaletteratura: "Una versione crime di Belve? Non è detto che non si faccia"
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Si è conclusa domenica 8 settembre 2024 la 28esima edizione del Festivaletteratura di Mantova e anche quest'anno è stato un grande successo. La città ha accolto migliaia di visitatori che hanno partecipato ai 300 eventi organizzati in soli cinque giorni. Tra gli ospiti più attesi c'è stata lei, l'amatissima giornalista e conduttrice televisiva di "Belve" Francesca Fagnani. Al festival letterario, ha presentato il suo ultimo libro "Mala. Roma criminale" dialogando con il giornalista Gigi Riva, autore di "Ingordigia", e noi di Prima Mantova siamo andati ad ascoltarla.

Francesca Fagnani e Gigi Riva al Festivaletteratura

Sono le 12 di un caldo sabato di settembre. Mancano 15 minuti all'ora dell'inizio dell'evento "Roma dagli attici ai bassifondi" e il pubblico inizia a popolare il tendone di piazza Castello. Centinaia di persone prendono posto, non c'è una sedia libera. E dopo qualche chiacchiera tra colleghi e qualche selfie con i volontari del Festival, Francesca Fagnani e Gigi Riva salgono sul palco accolti da un fragoroso applauso.

Il tendone gremito per l'incontro con Fagnani e Riva

Il criminologo Luigi Caracciolo, moderatore dell'incontro, dà ufficialmente il benvenuto agli ospiti e si comincia subito a parlare di "Mala. Roma criminale". Il testo di Francesca Fagnani disegna con precisione, e con il pizzico di ironia che la contraddistingue, una mappa di alleanze, rivalità e attività dei clan malavitosi che popolano la città di Roma.

Al centro del suo discorso c'è un concetto chiave, Roma non è solo arte e bellezza. Solitamente si pensa che la mafia riguardi più che altro città come Napoli o Palermo, questo perché, al fine di tutelare gli affari, i boss si spartivano pacificamente i territori senza bisogno di sparare in piazza. Ma dal 7 agosto 2019 è cambiato tutto e da lì parte l'incontro.

Fagnani: "Sembra Narcos ma è Roma"

"A Roma c'è un problema di sottovalutazione, non si vuole ammettere la presenza della mafia. Il 7 agosto 2019, il capo degli ultrà della Lazio Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik, viene ucciso con un colpo di pistola in pieno giorno al Parco degli acquedotti - spiega Fagnani - Da quel momento in poi si sono susseguiti rapimenti, torture e omicidi senza precedenti. Si sta parlando di Roma e non di una città messicana della serie Narcos".

Tor Bella Monaca, frazione della capitale, è infatti diventata di recente la più grande piazza di spaccio di tutta Europa superando addirittura Scampia. Piscitelli faceva da intermediario tra gruppi di criminali e narcotrafficanti e, tra le cause del suo omicidio, si nasconde anche il fatto che avesse cominciato a esagerare per riuscire ad arrivare al potere.

Francesca Fagnani in un post di Festivaletteratura:

 

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Gigi Riva e il sentimento dell'ingordigia

Ma quanto può diventare grande la sete di potere? Questo è uno dei temi che affronta Gigi Riva nel suo libro "Ingordigia". Dopo il primo intervento di Fagnani, la parola passa infatti al giornalista che ci porta nel mondo del broker Massimo Bochicchio, l'artefice di incredibili truffe milionarie ai danni della Roma e della Milano bene. Un breve accenno alla sua morte misteriosa e poi il racconto delle sue malefatte.

"Io sono bergamasco e ho pensato se vado da un muratore bergamasco e gli dico "Ti do tra il 10 e il 20% degli interessi sui soldi che mi presti" mi manda via a calci. Com'è stato possibile che la classe dirigente italiana si sia fatta fregare da qualcuno che gli prometteva la luna nel pozzo. Mi sono letto tutte le inchieste giudiziarie aperte su di lui e la risposta l'ho trovata, è il meccanismo dell'ingordigia".

Un'immagine scattata durante l'evento

La nostra domanda a Francesca Fagnani

Il dialogo si è poi concentrato sulle chat tra i criminali con la descrizione precisa della giornalista e sui casi delle truffe di Bochicchio come quella subita da Antonio Conte. Dietro alle sue bellezze, Roma nasconde l'orrore di una criminalità organizzata sempre più spietata. Al termine dell'incontro, spazio alle domande.

Incuriositi dal racconto di Francesca su criminali come Fabrizio Piscitelli e Michele Senese, abbiamo chiesto all'ospite, citando la domanda chiave del suo seguitissimo programma tv "Belve", che belve si sentono questi malviventi e che tipologie di belve sono. Fagnani ha apprezzato la citazione e ha poi avuto modo di chiarire un concetto fondamentale.

"Qualora ci fosse un Belve Crime glielo chiedo - risponde sorridendo la giornalista e conduttrice - però ne approfitto per dire che non c'è l'epica di questi personaggi. Sono molto caratterizzati, hanno una personalità forte. Il fatto delle chat mi ha permesso di ricostruire la loro personalità però non c'è un'epica di questi personaggi, comunque restano dei miserabili".

Il video con una parte della risposta di Francesca alla nostra domanda:

"Belve Crime? Non è detto che non si faccia"

C'è spazio per un'ultimissima domanda a Gigi Riva e poi la conclusione dell'evento tra gli applausi entusiasti del pubblico. La parola passa agli organizzatori che invitano chi ha acquistato i libri degli autori a raggiungere il portico di piazza Castello per il firmacopie. Libro alla mano, abbiamo raggiunto Francesca Fagnani scambiando con lei una veloce chiacchierata.

Un'immagine del nostro incontro con Francesca

Abbiamo approfittato dell'occasione per ribadirle che sarebbe davvero interessante una versione crime di "Belve" e lei ha ironizzato sulla questione con il misterioso commento: "Non è detto che non si faccia". Stava scherzando o ci anticipato qualcosa? Nel frattempo, il programma di Rai 2 record di ascolti, è stato ovviamente confermato. Non ci resta che aspettare quest'autunno.

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