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Castiglione delle Stiviere
Targhe clonate, soldi, gioielli e spray urticante: il sequestro dei Cc alla gang delle truffe
Da parte dei carabinieri perquisizione personale e nelle roulotte dove i cinque arrestati vivevano: tutta la merce sotto sequestro
Da parte dei carabinieri perquisizione a carico dei componenti della gang delle truffe: trovati spray urticante, targhe clonate, soldi, gioielli, arnesi da scasso.
Dallo spray urticante ai soldi
Spray urticante, targhe clonate, soldi, gioielli, arnesi da scasso: questo quanto trovato dai carabinieri della Compagnia di Castiglione delle Stiviere nel corso della perquisizione operata nella mattinata di giovedì 29 agosto 2024, durante l'operazione che ha visto l'arresto, tra Mantova e Torino, di cinque soggetti che sono ora in stato di arresto, accusati di aver commesso furti in abitazione e truffe agli anziani e agli over 70.
Per la precisione i militari hanno trovato un cappellino recante la fiamma dei carabinieri e alcuni adesivi dell’Arma, usati verosimilmente per guadagnarsi la fiducia delle vittime, bombolette con spray urticante, che servivano per simulare la presenza di sostanze nocive nell’aria.
E ancora, diverse ricetrasmittenti e scanner per la rilevazione di gps, targhe palesemente contraffatte e diversi adesivi utilizzati per alterarle, nonché arnesi atti allo scasso. L’attività ha consentito inoltre di trovare la somma in contante di mille e 390 euro e preziosi vari (orecchini, braccialetti, collane, orologi), verosimilmente provento delle attività illecite.
La gang viveva nelle roulotte
Nel corso dell'operazione, i carabinieri hanno proceduto a perquisizioni sia personali che domiciliari. Nel caso specifico delle perquisizioni domiciliari, queste sono avvenute non all'interno di abitazioni vere e proprie ma dentro a roulotte. I cinque, infatti, erano soliti vivere all'interno di tali "abitazioni mobili".
Bottino di 106mila euro in mezzo Nord Italia
Come noto, i cinque sono accusati di aver commesso furti in abitazione e truffe in special modo ad anziani e over 70. La tecnica utilizzata, secondo le indagini, era quella classica: quella dei finti tecnici dell'acqua, del gas, della corrente elettrica e, probabilmente, anche dei carabinieri - considerato che è stato trovato anche un cappellino recante la fiamma dell'Arma e alcuni adesivi dei Cc.
Gli arrestati sono un 51enne, un 37enne, un 35enne e due 27enni, tutti gravati da precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e sono accusati, in concorso, di furti aggravati in abitazione, truffe aggravate e falsità materiale continuata. Tre sono in carcere, due ai domiciliari.
Secondo le indagini svolte dai carabinieri, la banda avrebbe commesso, tra luglio 2023 e maggio 2024, tredici furti in abitazione (di cui uno tentato) e otto truffe (di cui due tentate): nove in provincia di Mantova, cinque nel Modenese, due nel Vicentino, due nel Padovano, due nel Veronese e uno in provincia di Rimini.
