A marzo

Al Teatro Sociale di Mantova arriva Paolo Cevoli con il nuovo spettacolo "Figli di Troia"

In questo monologo, il comico che abbiamo imparato a conoscere a Zelig nei panni dell'assessore rivisita in chiave ironica il viaggio epico di Enea

Al Teatro Sociale di Mantova arriva Paolo Cevoli con il nuovo spettacolo "Figli di Troia"
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Appuntamento al 15 marzo con una divertente riflessione sul concetto di identità e appartenenza. Le parole di Cevoli: "Meglio essere figli di Troia che figli di nessuno"

Paolo Cevoli al Sociale di Mantova

Continua ad arricchirsi il calendario degli spettacoli del Teatro Sociale di Mantova che si prepara ad accogliere una nuova serata all'insegna della comicità. Sabato 15 marzo 2025, il noto comico Paolo Cevoli presenterà al pubblico il suo show "Figli di Troia". Da più di vent'anni, il 66enne romagnolo porta la sua ironia sui palchi dei teatri italiani.

La locandina dello spettacolo

L'artista ha trovato successo grazie al programma Zelig in cui, un po' per gioco, ha iniziato a interpretare il personaggio dell'assessore. Da imprenditore nell'ambito della ristorazione ha mollato tutto e si è messo a fare il comico. Recentemente lo abbiamo visto anche a Lol su Prime Video e Pechino Express su Sky e ora arriverà a Mantova.

"Meglio figli di Troia che di nessuno"

In questo suo nuovo monologo, Cevoli rivisita in chiave ironica e contemporanea il viaggio epico di Enea, l'eroe troiano protagonista dell'Eneide, paragonandolo a una serie di altri viaggi che hanno segnato la storia dell’umanità. Con il suo stile inconfondibile, l'artista spazia da Cristoforo Colombo a Cappuccetto Rosso.

E poi ancora dal leggendario principe vichingo Ragnar fino a suo padre, Luciano, che negli anni ’50 emigrò in Australia alla ricerca di un futuro migliore. Come Virgilio scrisse l’Eneide per nobilitare le radici degli antichi romani, Cevoli usa l'ironia per sottolineare l'importanza di ricordare da dove veniamo.

Appuntamento al 15 marzo con una divertente riflessione sul concetto di identità e appartenenza. "Meglio essere figli di Troia che figli di nessuno" sembra suggerire il comico, richiamando alla memoria il legame profondo tra passato e presente. Per i biglietti CLICCA QUI.

 

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