Accusati di stupro di gruppo da una 16enne, assolti cinque ragazzi mantovani
Il Tribunale di Mantova ha emesso la sentenza determinando che il fatto non sussiste
La ragazza aveva infatti descritto dettagli che, secondo gli avvocati, non coincidevano con altre testimonianze e con i fatti ricostruiti.
Stupro di gruppo, assolti cinque mantovani
Si è concluso con una sentenza di assoluzione piena il processo che vedeva imputati cinque giovani accusati di aver violentato una 16enne durante una festa in un’abitazione privata a Suzzara. Il Tribunale di Mantova ha stabilito lunedì 15 luglio 2024 che il fatto non sussiste dichiarando così innocenti i cinque ragazzi.
I fatti risalgono al maggio 2021. La ragazza, residente nel Cremonese e in cura per problemi psichici, aveva raccontato di essere stata invitata a una festa di compleanno a Suzzara dove si sarebbe ritrovata sola con i cinque giovani, all'epoca tutti con età compresa tra i 20 e i 23 anni, che l’avrebbero violentata.
La chat da cancellare e le discordanze
Dopo alcuni giorni dall’episodio, temendo di essere incinta, la giovane aveva confidato l’accaduto alla madre che l’aveva accompagnata al pronto soccorso. Da qui era partita la denuncia. La denuncia aveva portato all’apertura di un’indagine che, nel giro di un mese, aveva condotto all’individuazione e all’arresto dei cinque presunti colpevoli, ragazzi di Suzzara e Pegognaga.
I ragazzi avevano sempre professato la loro innocenza, ma l’accusa sembrava corroborata da un’intercettazione in cui discutevano di chat compromettenti da cancellare. Durante il processo, le difese hanno puntato su alcune discordanze nel racconto della presunta vittima.
Il fatto non costituisce reato
La ragazza aveva infatti descritto dettagli che, secondo gli avvocati, non coincidevano con altre testimonianze e con i fatti ricostruiti. In particolare, la madre della ragazza aveva raccontato di averla trovata sconvolta all’alba in una piazzetta di Rivalta sul Mincio, molto lontano dal luogo del presunto stupro.
Alla luce di tutti gli elementi raccolti, il 15 luglio, il Tribunale di Mantova ha emesso la sentenza determinando che il fatto non costituisce reato. Una formula che non lascia spazio a dubbi sull’innocenza degli imputati. I cinque giovani, quattro di Suzzara e uno di Pegognaga, sono stati così assolti da tutte le accuse.