Entra nel Comune di Marcaria e minaccia il sindaco con un coltello, 59enne arrestato
Alfredo Bissolati non se l'è presa solo con il primo cittadino e con i dipendenti del Municipio ma ha attaccato anche gli agenti colpendoli ripetutamente
Anni fa, aveva aggredito un agente della Polizia Locale durante i rilievi di un incidente causando il ricovero del malcapitato in ospedale.
Panico a Marcaria, 59enne minaccia il sindaco
Nel corso della giornata di sabato 15 giugno 2024, un episodio di violenza ha scosso la tranquilla comunità di Marcaria, in provincia di Mantova. Alfredo Bissolati, un 59enne residente a San Michele in Bosco, è stato bloccato dai Carabinieri dopo essere entrato nel Municipio in stato di alterazione seminando il panico e minacciando di morte il sindaco.
Inevitabile l'arresto con le accuse di minaccia aggravata, resistenza a pubblico ufficiale e porto illegale di armi. Secondo le testimonianze raccolte, Bissolati è entrato nel Municipio di Marcaria cercando ossessivamente la comandante della Polizia Locale, Monica Allegri.
Armato di coltello
Durante questa ricerca, ha minacciato i dipendenti presenti affermando di avere diverse pistole nella sua auto, una Fiat Panda parcheggiata nelle vicinanze. La situazione è degenerata ulteriormente quando Bissolati ha estratto un coltello dalla tasca terrorizzando i presenti.
La tensione è salita alle stelle quando è arrivato il sindaco al secondo mandato Carlo Alberto Malatesta. Alla vista del primo cittadino, il 59enne ha iniziato a insultarlo e minacciarlo di morte mimando il gesto di estrarre di nuovo il coltello. Temendo l'arrivo imminente delle forze dell'ordine, Bissolati ha lasciato l'edificio scappando via.
L'intervento dei Carabinieri è stato rapido. Il 59enne è stato rintracciato poco dopo in un bar di San Michele in Bosco. All'arresto hanno partecipato i militari della Stazione di Marcaria e il personale dell'Aliquota Radiomobile della Compagnia di Viadana. Durante l'arresto, l'uomo ha insultato pesantemente i Carabinieri e ha opposto resistenza dando un calcio a uno di loro.
La perquisizione
Una perquisizione accurata dell'auto e della casa del 59enne ha rivelato ulteriori dettagli inquietanti. Sebbene non siano state trovate le pistole che Bissolati aveva minacciato di avere, sono stati rinvenuti una mazzetta da muratore, un tubo in ferro e un coltellino svizzero.
Durante la perquisizione domiciliare, il soggetto ha minacciato i Carabinieri e ha lanciato una pesante griglia di ferro contro uno di loro rendendo necessario l'intervento di quattro agenti per immobilizzarlo. Bissolati non è nuovo a episodi di violenza. Anni fa, aveva aggredito un agente della Polizia Locale durante i rilievi di un incidente causando il ricovero del malcapitato in ospedale.
Ai domiciliari
Anche durante il trasporto in ambulanza di sabato all'ospedale Carlo Poma, necessario visto il suo stato di enorme agitazione, il 59enne ha continuato con i suoi comportamenti violenti.
Il giudice per le indagini preliminari ha poi convalidato l'arresto disponendo per lui la misura cautelare degli arresti domiciliari. Il pubblico ministero aveva richiesto il carcere, considerata la pericolosità dell'individuo, ma il gip ha optato per una misura meno severa.