L'ennesimo dramma

Tragedia nell'Adda: 16enne si tuffa e muore annegato, aveva vissuto in provincia di Mantova

Il giovane è stato soccorso dall'equipaggio dell'aeromobile con la collaborazione degli specialisti fluviali ma non c'era più nulla da fare

Tragedia nell'Adda: 16enne si tuffa e muore annegato, aveva vissuto in provincia di Mantova
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Pur essendo vietata la balneazione, in molti sfidano i flutti del grande fiume rischiando spesso la vita.

Muore annegato a 16 anni, tragedia nell'Adda

Nel corso del primo pomeriggio di ieri, domenica 12 maggio 2024, una tragedia si è verificata nell'Adda a Cornate, in provincia di Monza e Brianza. Erano circa le 13 quando un ragazzo di soli 16 anni è morto annegato nel fiume. Il giovane, di origine sudamericana, viveva da poco a Cernusco sul Naviglio anche se risultava ancora residente a Pioltello, entrambi Comuni della Città metropolitana di Milano. Ma prima di vivere nel Milanese, aveva a lungo vissuto in provincia di Mantova.

Era cominciata come una giornata all'insegna del relax, probabilmente voleva soltanto rinfrescarsi visto il caldo degli ultimi giorni. Così si è buttato nell'Adda a Cornate ma quel tuffo gli è risultato fatale. Il corpo, trascinato a lungo dalla corrente, è stato recuperato nel territorio di Medolago.

Il filmato dell'intervento dei soccorsi:

Non c'era più nulla da fare

Immediatamente è scattato l'allarme per il ragazzo che ha vissuto nel Mantovano. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco di Monza e Milano con una squadra ordinaria, gli specialisti del soccorso acquatico, i sommozzatori e gli aerosoccorritori del Reparto Volo Lombardia a bordo dell'elicottero "Drago 141".

L'imponente spiegamento di forze ha permesso di individuare il 16enne arrivato fino al territorio di Medolago. Qui il giovane è stato soccorso dall'equipaggio dell'aeromobile con la collaborazione degli specialisti fluviali ma purtroppo, per lui non c'è stato nulla da fare.

Il corpo, infatti, era ormai finito alcuni metri sott'acqua. Sul posto si sono portati anche i Carabinieri per effettuare tutti i rilievi di rito. Quella di domenica è l'ennesima tragedia che si consuma nel fiume Adda. Pur essendo vietata la balneazione, infatti, in molti sfidano i flutti del grande fiume, rischiando spesso la vita.

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