Castiglione delle Stiviere

Una telecamera strappata e l'altra girata verso il muro prima dell'omicidio di Yana

I due occhi elettronici nel mirino di Stratan: gli investigatori vi hanno trovato le sue impronte digitali

Una telecamera strappata e l'altra girata verso il muro prima dell'omicidio di Yana
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Seconda udienza del processo a Stratan, ex di Yana Malaiko: l'omicida avrebbe girato verso il muro una telecamera e strappato via l'altra.

Le telecamere: una verso il muro e l'altra strappata via

La telecamera nell'appartamento di sua sorella Cristina girata verso una parete e, invece, quella all'interno dell'ascensore, per altro finta, strappata via. Questo è quanto hanno trovato i carabinieri del Ris di Parma e i colleghi del Nucleo investigativo di Mantova nel corso delle indagini a seguito del femminicidio di Yana Malaiko, la 23enne di origine ucraina uccisa la notte tra venerdì 19 gennaio 2023 e sabato 20 gennaio 2023 nel grattacielo di piazzale Resistenza a Castiglione delle Stiviere.

A maneggiare le due telecamere, secondo le indagini, sarebbe stato proprio Stratan: durante gli accertamenti scientifici, infatti, sono state trovate le sue impronte digitali su entrambi i dispositivi (benché la telecamera all'interno dell'ascensore fosse appunto finta).

Il 34enne Dumitru Stratan, ex fidanzato di Yana
Il 34enne Dumitru Stratan, ex fidanzato di Yana

Il "giallo" delle due telecamere potrebbe avere un peso non indifferente sulle sorti del processo che vede l'ex fidanzato di Yana, ovvero Dumitru Stratan, imputato di omicidio volontario premeditato e occultamento di cadavere.

Gli occhi elettronici e la premeditazione

L'aggravante della premeditazione, che per Stratan potrebbe significare carcere a vita, potrebbe infatti venire dimostrata dalla vicenda riguardante i due occhi elettronici. Durante la seconda udienza del processo che si è svolta ieri, giovedì 2 maggio 2024, di fronte al giudice Gilberto Casari, l'accusa - rappresentata dal pubblico ministero Lucia Lombardo - ha provato a passare la tesi della premeditazione.

In altre parole, secondo l'accusa, Stratan avrebbe di proposito girato verso il muro la telecamera nell'appartamento e strappato quella dell'ascensore proprio perché avrebbe avuto in animo di uccidere la sua ex fidanzata: tale scenario andrebbe a sostegno della tesi della premeditazione.

Dal canto loro i due avvocati difensori di Dima, ovvero Domenico Grande Aracri e Gregorio Viscomi, hanno chiesto di poter acquisire tutto il materiale audio e video registrato dalla telecamera nell'appartamento di Crisitina Stratan, con l'obiettivo appunto di smontare la tesi della premeditazione.

"Lei aveva paura di Dumitru"

Tra i testimoni che sono stati sentiti durante l'udienza, anche Andrei Cojocaru, ovvero il 30enne con cui Yana aveva avviato una relazione dopo aver chiuso la storia con Dumitru Stratan.

Oleksandr Malaiko, padre di Yana, e il legale Angelo Lino Murtas, avvocato di parte civile (ovvero della famiglia della giovane)
Oleksandr Malaiko, padre di Yana, e il legale Angelo Lino Murtas, avvocato di parte civile (ovvero della famiglia della giovane)

Nel corso della propria testimonianza Cojocaru, che abita a Medole, ha spiegato di come Yana avesse paura di Stratan e di come la nuova relazione fosse sì iniziata, ma sempre con il timore che Dima potesse reagire o mettersi di traverso in maniera non appropriata.

(Nell'immagine di copertina il padre di Yana, Oleksandr Malaiko, e l'avvocato della famiglia della giovane, Angelo Lino Murtas)

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