Ex allenatore di calcio abusa dei suoi ragazzi, obbligati a spogliarsi mentre lui li filmava
Il collegio dei giudici, presieduto da Giacomo Forte, ha condannato il soggetto a sedici anni di carcere
Molti di questi ragazzi provengono da contesti di disagio sociale o familiare e questo li ha resi più vulnerabili agli abusi, non avevano il coraggio di denunciare quella che per loro era stata una figura di riferimento.
Alto Mantovano: abusi su minori, condannato ex allenatore
È arrivata la sentenza per un ex allenatore di squadre di calcio amatoriali dell’Alto Mantovano che è stato finalmente condannato per i suoi mostruosi reati. Il coach è responsabile di violenza sessuale nei confronti dei giovani ragazzi che allenava. Sette ragazzi hanno testimoniato contro l'ex allenatore riportando episodi di abusi sia sul campo che al di fuori di esso.
Gli incontri non si limitavano al tempo di gioco o negli spogliatoi dopo gli allenamenti e le partite ma si estendevano anche a visite a casa sua dove, a volte, venivano convinti a fermarsi a dormire e dove, soprattutto, avvenivano gli orribili atti di violenza sessuale.
"Ci faceva spogliare e registrava dei video"
In tribunale, una delle vittime, che all'epoca dei fatti aveva solo 15 anni, ha avuto il coraggio di raccontare gli episodi traumatici che ha subito. Le sue parole hanno dato voce alla terribile realtà che molti giovani hanno dovuto affrontare rivelando una serie di abusi che non è stata ignorata. Generalmente, li faceva spogliare ed è capitato che registrasse dei video con il telefonino.
La sentenza, emessa dal collegio dei giudici presieduto dal giudice Giacomo Forte, ha condannato il soggetto a sedici anni di carcere. Sebbene questo verdetto possa portare una parziale giustizia per le vittime, resta comunque il dolore e il trauma che questi giovani hanno dovuto sopportare.
Contesti di disagio sociale
Altre testimonianze hanno aggiunto dettagli inquietanti su come gli abusi si siano verificati. Molti di questi ragazzi provengono da contesti di disagio sociale o familiare, rendendoli particolarmente vulnerabili agli abusi. Non avevano la forza di denunciare quello che per loro era un punto di riferimento ma poi l’hanno trovata.
Il condannato ha sempre precisato di non aver fatto nulla di sessuale con loro da un punto di vista fisico e accusa uno dei suoi figli. Ritiene infatti che sia stato lui a dire ai giovani calciatori di denunciarlo per via di alcuni problemi che avevano in famiglia.