Precipitò dal tetto: il muratore Gianni Bodini morto dopo tre mesi di ospedale
L'artigiano era caduto per circa otto metri. Lascia le due figlie, la moglie e il fratello con cui era titolare dell'impresa edile
E' morto dopo tre mesi di ospedale il muratore Gianni Bodini di Asola: era precipitato da un tetto per otto metri mentre era al lavoro.
Il muratore Bodini morto dopo tre mesi di ospedale
E' morto dopo tre mesi di ospedale il muratore 52enne Gianni Bodini: lo scorso 20 settembre 2023 era precipitato per circa otto metri dal tetto di una casa di via IV Novembre ad Asola, dove stava lavorando.
A seguito dell'impatto il muratore aveva riportato traumi gravissimi, tanto che il personale del 118, accorso sul posto, era stato costretto ad intubarlo prima di caricarlo sull'eliambulanza con cui era poi stato portato all'ospedale di Cremona.
Via IV Novembre ad Asola, dove si era verificato il grave infortunio:
Nonostante tutte le cure e il tempo trascorso da quel momento, però, non c'è stato nulla da fare. Evidentemente le sue condizioni erano troppo gravi e anche durante la lunga degenza nell'ospedale di Cremona il suo stato clinico non ha visto sostanzialmente alcun miglioramento.
Improvviso cedimento del parapetto
Bodini era salito sul tetto dell'abitazione di via IV Novembre per un ultimo controllo. Con il fratello Nicola infatti nel corso delle settimane precedenti si era occupato del rifacimento della copertura: i lavori erano terminati e stavano per iniziare le operazioni di smontaggio del ponteggio.
Ma mentre l'artigiano era sul tetto, improvvisamente una parte del parapetto protettivo ha ceduto di schianto facendo precipitare di sotto il 52enne.
Immediati i soccorsi e gli accertamenti
A rendersi conto dell'accaduto erano stati il fratello di Bodini e un altro muratore che quella mattina avrebbe dovuto aiutare nello smontaggio del ponteggio.
Immediatamente era partita la macchina dei soccorsi: sul posto erano arrivati i sanitari del 118 con ambulanza, automedica ed elisoccorso, i carabinieri di Asola e la medicina del lavoro dell'Ats (sede di Asola). Il muratore era stato intubato e poi portato a Cremona con l'eliambulanza, dove era stato operato al capo.
Da parte loro invece i tecnici della medicina del lavoro avevano iniziato gli accertamenti e sequestrato la parte del parapetto che aveva ceduto.