Nella galleria d'arte espone una pelle di coccodrillo lunga 2 metri, ma è di una specie protetta
Intervento dei carabinieri forestali di Mantova, denunciato il proprietario della mostra e sequestrato il reperto
Tra le diverse opere esposte in una galleria d'arte nel centro di Cremona è stata rinvenuta dai Carabinieri Forestali del Gruppo di Mantova una pelle di coccodrillo lunga 2 metri appartenente a una specie australiana protetta. Per questo motivo, sulla base di una convenzione internazionale, il reperto è stato sequestrato e il proprietario della mostra denunciato.
Sequestrata pelle di coccodrillo di una specie protetta
In una sorprendente operazione condotta dai Carabinieri forestali del Nucleo di Mantova, come raccontato da Prima Cremona, è stata sequestrata una maestosa pelle di coccodrillo esposta in una galleria d'arte nel cuore del capoluogo cremonese. L'imponente reperto, lungo più di 2 metri, era parte di una mostra di opere d'arte contemporanea.
L'intervento dei Carabinieri, avvenuto nella mattinata di domenica scorsa, 19 novembre 2023, è scaturito dopo aver notato la presenza della pelle di rettile, riconosciuta successivamente come appartenente a un Coccodrillo di Johnson, una specie originaria dell'Australia e protetta a livello mondiale dalla Convenzione di Washington (CITES).
Questa convenzione vieta a chiunque di detenere, vendere, esporre o utilizzare parti di animali o piante protette senza la corretta certificazione CITES, dimostrando la legittima provenienza del reperto.
Denunciato proprietario
Con il supporto del Nucleo CITES dei Carabinieri Forestali di Pavia, è emerso che il proprietario del reperto, un artista albanese, non è stato in grado di dimostrare l'origine legittima della pelle. Di conseguenza, è stato denunciato alla Procura di Cremona, e la pelle è stata sottoposta a sequestro penale in vista della confisca obbligatoria prevista dalla legge.
Cosa dice la legge
La legge prevede sanzioni severe per chiunque violi le disposizioni della CITES, con ammende che vanno da ventimila a duecentomila euro o con possibilità di arresto da sei mesi ad un anno. Inoltre prescrive anche la confisca obbligatoria dei beni coinvolti in queste violazioni.
L'operazione dei Carabinieri rientra nei compiti istituzionali della componente forestale dell'Arma dei Carabinieri, che opera attraverso i Nuclei (ex Stazioni) CCF dislocati su tutto il territorio, oltre a specifici Nuclei CITES ubicati in Lombardia, tra cui Pavia, Bergamo, Milano, Como e Varese.
La vicenda solleva interrogativi sulle modalità di acquisizione e esposizione di opere d'arte contenenti materiali protetti e richiama l'attenzione sul rispetto delle normative internazionali a tutela della biodiversità.