Giovane molestata a un concerto in piazza Sordello: imprenditore modenese condannato
La giovane era stata avvicinata e abbracciata dallo sconosciuto, che poi era stato accompagnato in Questura
Molestò una ragazza allora 16enne durante un concerto in piazza Sordello: condannato un piccolo imprenditore 50enne modenese.
Approcci non graditi al concerto
Era arrivata in piazza Sordello per assistere al concerto di Radio Bruno, ma quella che sarebbe dovuta essere una serata di allegria e spensieratezza nel giro di breve tempo si è trasformata in un incubo.
Poco dopo l'inizio dello spettacolo, infatti, una ragazza all'epoca 16enne iniziò a trovarsi al centro delle attenzioni di un piccolo imprenditore 50enne residente a Carpi, in provincia di Modena. L'uomo, senza tanto tergiversare, iniziò con approcci non graditi tra mani sui fianchi, strusciate e qualche parola di troppo.
Portato in Questura
I fatti erano successi sotto gli occhi di più persone. E, dopo i primi approcci, la 16enne decise di rivolgersi agli agenti di polizia presenti sul posto, che richiamarono il 50enne. Tutto inutile, però. Il piccolo imprenditore modenese proseguì con il proprio atteggiamento fino all'intervento da parte della polizia.
Portato nella vicinissima Questura, che si trova in piazza Sordello che era sede proprio del concerto, la denuncia per violenza sessuale dopo gli accertamenti del caso.
Condannato dopo il processo
A seguito della denuncia, le indagini da parte della polizia. Indagini da cui poi è scaturito il processo, che si è celebrato in Tribunale a Mantova.
Durante il procedimento penale, per quei fatti che sono accaduti nell'estate del 2018, sono stati ascoltati diversi testimoni (tra cui un giovane che aveva aiutato l'allora 16enne alle prese con l'imprenditore durante lo spettacolo) che hanno confermato la versione dei fatti fornita dalla ragazza. L'imprenditore carpigiano è stato condannato per violenza sessuale su minorenne a un anno e otto mesi di reclusione.
L'uomo tra l'altro, come riporta anche il sito PrimaModena.it, aveva già un precedente specifico alle spalle, il che ha probabilmente influito sulla decisione del giudice nel comminare una pena più severa.