cordoglio nazionale

Morto nella sua Mantova il capitano d'impresa Roberto Colaninno: da Olivetti a Piaggio

E' spirato a palazzo Canossa, un edificio del Seicento nel cuore della città dove abitano anche i figli con le rispettive famiglie

Morto nella sua Mantova il capitano d'impresa Roberto Colaninno: da Olivetti a Piaggio
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Se ne è andato nella sua Mantova a 80 anni l'imprenditore Roberto Colaninno: è spirato a palazzo Canossa, un edificio del Seicento nel cuore della città dove abitano anche i figli con le rispettive famiglie. Cordoglio dal mondo dell'imprenditoria nazionale per questo capitano d'impresa mantovano dalla carriera straordinaria.

Morto il mantovano Roberto Coloninno

La salma si trova in casa dove sarà allestita la camera ardente ma solo per i familiari e i parenti più stretti. Colaninno, nonostante i suoi interessi finanziari e imprenditoriali spaziassero a livello internazionale, ha tenuto ben salde le radici mantovane ed era molto riservato. Riservatezza che mantiene la famiglia, chiusa nel suo dolore, che ha deciso per i funerali in forma privata.

Ed è proprio nel Mantovano che Colaninno ha mosso i primi passi professionali: nel 1969 alla Fiaam Filter, azienda italiana di componenti per auto con sede a Mantova, di cui diviene amministratore delegato. Nel 1981 fonda la Sogefi, società di componentistica meccanica, con sede a Mantova, entrata ben presto nell'orbita della Cir dell'ingegner Carlo De Benedetti.

Nel 1995 è amministratore delegato di Olivetti nel momento della massima crisi dell'azienda. In quegli anni Colaninno annuncia che bisogna uscire dall'informatica e trasforma l'azienda in una holding di telecomunicazioni. Nel 1998 vende per oltre 7 miliardi di euro anche Omnitel, all'epoca secondo gestore nazionale dei cellulari. All'inizio del 1999 lancia una offerta pubblica di acquisto totalitaria su Telecom Italia, pagando a tutti gli azionisti un prezzo considerato equo dalla Borsa. L'operazione ha successo e Colaninno diventa presidente e amministratore delegato. Nel 2002 Colaninno acquista Immsi, nata dallo scorporo degli immobili della Sirti, società della galassia Telecom operante nel settore delle reti telefoniche, società operante nel settore immobiliare, trasformata da Colaninno in una Holding di  partecipazioni industriali e quotata in Borsa.

E' stato amministratore delegato di Piaggio.

La famiglia

Ottanta anni appena compiuti, il 16 agosto, sposato, padre di Matteo e Michele, quest'ultimo amministratore delegato e direttore generale di Immsi, Roberto Colaninno aveva conseguito il diploma di ragioniere e per mezzo secolo era al centro della scena imprenditoriale italiana.

Cordoglio


Non è mancato il cordoglio pubblico per la morte di questo grande imprenditore. Da Letizia Moratti ad Emma e Antonio Marcegaglia, fino a Mattia Palazzi, sindaco di Mantova:

"Ci lascia un imprenditore straordinario e instancabile, che ha saputo conquistarsi con tenacia ogni successo imprenditoriale. Ha sempre avuto radici ben salde nella nostra città dove ha sempre scelto di vivere, e allo stesso tempo la curiosità di conoscere e la capacità di interpretare e anticipare molti cambiamenti economici e finanziari a livello globale. Ha contribuito a rafforzare l'immagine e la capacità imprenditoriale dell'Italia nel mondo, contribuendo alla crescita del Paese". Palazzi conclude esprimendo "personalmente e a nome della città le più sincere condoglianze alla famiglia, alla moglie Oretta e ai figli Matteo e Michele. Sono personalmente grato a Roberto Colaninno anche per i confronti avuti con lui sui temi della città, cui era profondamente legato e della quale si interessava in ogni suo cambiamento".

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