La polizia dona al vescovo l'olio degli olivi coltivati nel luogo della strage di Capaci
Il questore: "Gesto simbolico molto importante nel ricordo di chi ha perso la vita in difesa della legalità e della giustizia"
Il dono della polizia al vescovo Busca
Nella ricorrenza del 31° anniversario delle stragi mafiose di Capaci e Via d’Amelio, dove persero la vita i giudici Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Francesca Morvillo ed i poliziotti della scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo, Vito Schifani, Agostino Catalano, Eddie Walter Cosina, Vincenzo Li Muli, Claudio Traina ed Emanuela Loi, in occasione della celebrazione odierna della messa per il Precetto Pasquale per gli appartenenti alle forze armate ed alle forze di polizia della provincia, il questore Giannina Roatta ha consegnato al vescovo Marco Busca un’ampolla di olio prodotto dagli ulivi piantati a Capaci, uno per ogni persona delle istituzioni caduta per mano mafiosa, proprio nel luogo dove avvenne la tremenda esplosione.
Proprio in quel luogo infatti ora sorge il “Giardino della Memoria”, curato dall’Associazione Quarto Savona 15 (sigla radio dell’auto di scorta), animata da Tina Montinaro, vedova del capo scorta.
Iniziativa estesa a livello nazionale
L’iniziativa, promossa dalla Polizia di Stato e dall’Associazione, d’intesa con la Cei, è stata estesa a tutto il territorio nazionale e prevede la consegna dell’olio a tutte le Diocesi d’Italia per essere consacrato alla messa crismale della Settimana Santa.
"Impegno costante contro il crimine organizzato"
Queste le dichiarazioni del questore, rilasciate nell'occasione: “Si tratta di un gesto dall’alto valore simbolico, un segnale importante per tutto il Paese, nell’anniversario delle stragi mafiose. La consegna di quest’olio, frutto della terra bagnata dal sangue di martiri della giustizia, è un forte messaggio per ricordare l’impegno costante nel contrasto al crimine organizzato e per ricordare le donne e gli uomini che non hanno esitato a sacrificare la loro vita per difendere valori di libertà e giustizia e che rappresentano un esempio per tutti ed uno stimolo per le giovani generazioni”.