Uccisero un operaio residente a Motteggiana a badilate, condannati a dieci anni
I due fratelli indiani Charanjit e Paramjit Singh avevano ucciso il connazionale per dei dissidi legati alle famiglie
La vittima, il 38enne Ranjeet Bains, era stato attaccato prima a calci e pugni e poi era stato colpito più volte con un badile.
Viveva a Motteggiana
Era il 7 febbraio 2022 quando il 38enne indiano Ranjeet Bains residente nel comune mantovano di Motteggiana stava lavorando presso l'azienda metalmeccanica Quattro B di Codisotto di Luzzara in provincia di Reggio Emilia come tutti i giorni, non sapeva che quelli sarebbero stati i suoi ultimi minuti in vita.
Sul posto c'erano anche due suoi colleghi connazionali, i fratelli Charanjit Singh e Paramjit Singh di 43 e 42 anni. Improvvisamente si sono diretti nel punto in cui c'era Bains e dopo aver litigato lo hanno pestato di botte. Per prima cosa l'hanno preso a calci e pugni ma non ancora soddisfatti hanno preso un badile e l'hanno colpito tre volte alla testa, al collo e alla schiena uccidendolo.
Dieci anni in carcere per l'omicidio
Per lui non c'era più niente da fare, troppo forti i colpi. Da allora è passato poco più di un anno. In merito al movente dell'omicidio sono state diverse le ipotesi, inizialmente si pensava che la motivazione fosse legata a questioni lavorative. I fratelli avrebbero infatti discusso in quanto volevano che la vittima si dimettesse dal lavoro per fare spazio ad un altro.
Ma la causa sembrerebbe un'altra e sarebbe connessa a motivi famigliari. Comunque sia, i motivi sono futili e dopo aver indagato a lungo il tribunale è arrivato ad una conclusione. Il gup di Reggio Emilia Dario De Luca ha emesso il suo verdetto ieri, giovedì 30 marzo, e ha stabilito che i fratelli sono responsabili di omicidio preterintenzionale e sconteranno dieci anni di reclusione in carcere.